Rifiuti elettronici: a Marsala una convenzione per smaltirli nei centri appositi o raccoglierli a domicilio

redazione

Rifiuti elettronici: a Marsala una convenzione per smaltirli nei centri appositi o raccoglierli a domicilio

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venerdì 24 Gennaio 2020 - 16:48

Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa al Monumento ai Mille, il vice sindaco Agostino Licari – assessore con delega all’Ambiente – ha presentato il Protocollo d’intesa per il servizio di raccolta e smaltimento dei Raee, quei rifiuti costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, tutto ciò che funziona ad elettricità o a batterie. Con Licari, a spiegare come si svolgerà il servizio, Vincenzo Contrino, amministratore dell’azienda Comir Group, con sede ad Amabilina n. 734, che si occupa di smaltimento Raee.

“Questi tipi di rifiuti – spiega il vice sindaco – sono altamente inquinanti perchè hanno una parte chimica che incide sull’ambiente. Come Amministrazione comunale in questi anni abbiamo puntato sulla tutela dell’ambiente, lavorando sui piccoli numeri, giorno dopo giorno, per crescere. Sarà un ulteriore servizio per i cittadini, che si aggiungerà alla normale raccolta differenziata. Siamo partiti dal 38% e adesso siamo arrivati ad un 65% di differenziata ma vorremmo superare i 70. Sul fronte Raee siamo a 411 tonnellate differenziate, ancora ben al di sotto della media prevista”. Come spiega Agostino Licari, quando c’è un elettrodomestico che non serve, lo si può portare nei centri di raccolta comunali, o al centro di riuso Comir, l’unico a Marsala, oppure chiamare il numero apposito (0923.1986593 o inviare un messaggio whattsapp al 380.1878425) ed operatori verranno a prelevarlo in casa gratuitamente, o ancora si potrà portare nei negozi di elettrodomestici che hanno un punto di smaltimento secondo l’attuale normativa.

“Mai abbandonare i rifiuti elettronici sul territorio o nel secco residuo. Se finiscono nella discarica inquinano ulteriormente”, ricorda il vice sindaco. Per questo il Comune di Marsala ha stipulato un Protocollo d’Intesa con la Comir, per informare e formare i cittadini sullo smaltimento dei Raee.

Ad entrare più nel dettaglio, l’amministratore Comir Vincenzo Contrino: “Abbiamo scelto come slogan “Insieme per una Città migliore”, perchè tutti dobbiamo fare qualcosa. Paghiamo due volte lo smaltimento errato: lo paghiamo nelle nostre economie e nell’impatto ambientale. Bisogna iniziare a pensare che il rifiuto è una risorsa che va gestita e valorizzata. Non deve essere visto come un problema. A Marsala vengono allo stato prodotti 1500 tonnellate di Raee ma di fatto ne viene raccolta neanche la metà, 300 dalla Comir e oltre 400 da Energetikambiente. Se a Marsala si arriva a produrre, quindi, oltre un milione di kg di rifiuti elettronici, in tutta la Provincia di Trapani si arriva a circa 6 milioni di kg. Spero che tutti li tengano in casa, ma non credo proprio. Ecco perchè dobbiamo informare più persone possibili – dice Contrino -. Invito le associazioni del territorio a realizzare eventi itineranti nelle contrade. La Comir è disponibile ad aiutarle. Dobbiamo iniziare a dialogare con le scuole della Città, per promuovere la raccolta dei Raee. Metteremo gli istituti scolastici in gara tra loro per stimolarli e poi alla scuola che raccoglie più Raee, regaleremo uno speciale pc. Abbiamo persino creato un breve calendario di incontri con la cittadinanza. Il 1° febbraio si terrà il primo, il 21 febbraio il secondo”.

La convenzione tra Comune e Comir, stipulata a dicembre avrà una durata di 2 anni rinnovabili. “Chi ha voglia di fare delle proposte nel settore ambientale è ben accolto – afferma Agostino Licari -. Stiamo pensando ad ulteriori servizi, come la raccolta degli oli esausti. Inoltre, per ogni tonnellata di rifiuto elettronico, la Comir, nell’ottica della piena tutela dell’ambiente, pianterà un albero nel territorio marsalese”. C’è da considerare altresì il caso, come ricordato nell’incontro stampa da Contrino, che spesso si butta via sul territorio un elettrodomestico ma senza il motore perchè magari c’è qualcuno che lo rivende alimentando il mercato illegale.

I rifiuti Raee sono suddivisi in 5 categorie (da R1 a R5) e sono costituiti da computer fissi, pc portatili, monitor, tv, fax, stampanti, hard disk, frigoriferi, condizionatori, congelatori, batterie, neon, lampade, gruppi di continuità, telefoni, cellulari, frullatori, aspirapolvere, forni elettrici e a microonde, cucine, lavatrici, lavastoviglie, tostapane, piastre per capelli, cavi elettrici, mouse, altoparlanti, carica batterie, auricolari, cuffie, orologi, ventilatori, prese, interruttori, sim card, lampadari, asciugacapelli, spazzolini elettrici, ferri da stiro, robot da cucina, stufe elettriche, a legna e a pellet, giocattoli a batteria, carte di di credito, cordless, tagliaerba, seghe a scoppio ed elettriche, videocamere, strumenti musicali, trapani, avvitatori, consolle di videogiochi, ecc. Per i Raee Categorie R1 (Freddo e Clima), R2 (Grandi Bianchi) ed R3 (televisori e monitor), la Comir, come già detto, effettua il servizio di ritiro gratuito a domicilio così come la Energetikamente.

Al termine della conferenza stampa, dal pubblico, alcuni rivenditori del settore elettronico, hanno espresso diverse perplessità sulla normativa che impone ad ogni negoziante di avere un punto di raccolta Raee, in quanto obblighi considerati troppo gravosi. “Noi piccoli commercianti dobbiamo già fare i conti con una forte crisi – affermano due presenti -. L’iscrizione all’Albo, gli spazi necessari per la raccolta dei Raee oppure la dotazione di un mezzo adeguato per smaltirli negli appositi centri, ha un costo. Chiediamo collaborazione e aiuto da parte degli operatori e delle Istituzioni”.

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