Droga, a Marsala finiscono in manette madre e figlio

Gaspare De Blasi

Droga, a Marsala finiscono in manette madre e figlio

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mercoledì 15 Maggio 2019 - 12:35

I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio, Antonina Prinzivalli, 62 anni, e suo figlio Leonardo Agostino Prinzivalli 44 anni.

Nell’ambito del servizio denominato “Periferie Sicure”, nel pomeriggio di venerdì 10 maggio, i militari dell’Arma, unitamente al personale della Compagnia d’Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia” e con il prezioso ausilio di Ron e Ulisse, i due pastori tedeschi dell’Unità cinofila dei Carabinieri, nel corso di una serie di perquisizioni domiciliari, hanno rinvenuto presso le abitazioni dei Prinzivalli, madre e figlio, un ingente quantitativo di droga e materiale necessario per il confezionamento dello stupefacente.

PRINZIVALLI LEONARDO AGOSTINO

PRINZIVALLI LEONARDO AGOSTINO

PRINZIVALLI ANTONINA

PRINZIVALLI ANTONINA

In particolare, nell’abitazione della donna, già nota alle Forze dell’Ordine per reati specifici, sono stati rinvenuti oltre 70 grammi di marijuana e circa 3000 euro in contanti, suddivisi in banconote di diverso taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio. Non è sfuggito al fiuto dei pastori tedeschi Ron e Ulisse dei cinofili di Palermo, il chilo e mezzo di Marijuana ed i 150 grammi di hashish che Leonardo Prinzivalli nascondeva in un soppalco ricavato all’interno del bagno della sua abitazione. Anche il 44enne marsalese, così come sua madre, è stato trovato in possesso di un bilancino di precisione e di denaro contante, con ogni probabilità frutto dell’attività illecita del commercio di stupefacenti.

Al termine delle operazioni di perquisizione, i Prinzivalli sono stati condotti presso la caserma “Silvio Mirarchi” dove, all’esito degli accertamenti svolti sul loro conto, sono stati tratti in arresto. Il Giudice lilybetano, a seguito dell’udienza di convalida, ha disposto per entrambi la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, oltre all’obbligo di dimora nel comune di residenza per il solo Leonardo.

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