La costruzione di un fabbricato in contrada San Leonardo, prospiciente la laguna dello Stagnone di Marsala è stata segnalata al circolo di Legambiente Marsala – Petrosino. Il presidente del circolo, l’avvocato Maria Letizia Pipitone, dopo un sopralluogo, ha inviato al Comune una istanza di accesso agli atti per comprendere le ragioni del rilascio del permesso in un’area di inedificabilità assoluta.
“Ancora una volta – sottolineano Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia e Maria Letizia Pipitone – è stato utilizzato il vecchio espediente di calcolare la distanza di 150 metri facendo riferimento alla linea di confine esterno alla salina, anziché della battigia. Inoltre, in molti credono che la bocciatura da parte del Tar di Palermo del Piano paesaggistico di Marsala sia una sorta di liberi tutti, negli spazi confinanti nelle aree di riserva e pre-riserva dello Stagnone. È bene rimarcare che il Tar ha accolto il ricorso del Comune di Marsala, per ragioni mancata concertazione, solo sui vincoli posti dal piano su alcune aree diverse da quelle individuate nel codice dei beni ambientali e culturali che sono vincolate dalla legge a prescindere dalle ulteriori previsioni del piano paesaggistico. Quindi, – concludono l’avvocato Pipitone e Zanna – chiediamo che siano penalmente perseguiti sia la ditta che sta eseguendo i lavori, sia il tecnico progettista che i dirigenti comunali che hanno rilasciato la concessione a edificare. Legambiente Sicilia, infine, si costituirà parte civile nell’eventuale processo”.
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