La Cassazione conferma la condanna per la sorella di Matteo Messina Denaro

redazione

La Cassazione conferma la condanna per la sorella di Matteo Messina Denaro

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martedì 17 Aprile 2018 - 09:26

La Cassazione ha reso definitiva la sentenza con cui, il 10 ottobre 2016, la Corte d’Appello di Palermo aveva condannato a 14 anni e sei mesi di carcere Anna Patrizia Messina Denaro, sorella del boss latitante Matteo Messina Denaro, accusata di associazione mafiosa.

Anche per il nipote del boss Francesco Guttadauro, è stata confermata la sentenza di 16 anni ci carcere. La sentenza di primo grado era stata emessa dal Tribunale di Marsala il 31 marzo 2015. Zia e nipote sono ritenuti colpevoli di associazione mafiosa (la sorella del boss, in primo grado era stata condannata a 13 anni per concorso esterno) e tentata estorsione a Rosetta Campagna, una delle eredi di Caterina Bonagiuso, madrina di battesimo di Anna Patrizia. Il processo è scaturito dall’operazione antimafia “Eden” (13 dicembre 2013).

Il Tribunale di Marsala aveva assolto Antonino Lo Sciuto dall’associazione mafiosa, ma in appello è stato condannato a 13 anni e mezzo di carcere, con arresto immediato in aula. Sempre in primo grado, tre anni erano stati inflitti per intestazione fittizia di beni a Vincenzo Torino per intestazione fittizia di beni, che invece in appello è stato condannato a 4 anni. Anche queste condanne, come chiesto dal procuratore generale, sono state confermate dalla Corte di Cassazione.

Tra i difensori degli imputati, gli avvocati Celestino Cardinale, Giovanni Castronovo e Franco Coppi, che fu difensore anche di Giulio Andreotti. Ma ciò non è stato sufficiente ad evitare la conferma delle condanne emesse dalla Corte d’appello di Palermo.

Parte civile nel processo sono stati Sicindustria e Antiracket Trapani (avvocato Giuseppe Novara), l’ associazione antiracket di Marsala “La Verità Vive” (Peppe Gandolfo, legale ), Libera (Domenico Grassa) e il Comune di Castelvetrano (Francesco Vasile).

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