L’Imbarcadero per Mozia, il libro di Sabrina Sciabica si presenta alla Chiesa Sant’Antonio Abate di Marsala

redazione

L’Imbarcadero per Mozia, il libro di Sabrina Sciabica si presenta alla Chiesa Sant’Antonio Abate di Marsala

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martedì 04 Luglio 2017 - 17:04

Mozia era un’antica città fenicia, situata sull’isola di San Pantaleo, nei pressi di Marsala. Un luogo archeologico importante, dove la giornalista palermitana Sabrina Sciabica ha scelto di ambientare il suo primo romanzo. “L’imbarcadero per Mozia” (L’Erudita, Giulio Perrone Editore) verrà presentato l’8 luglio alle ore 18.30 presso la Chiesa Sant’Antonio Abate di via XI Maggio, 132. Una storia d’amore che sa di salsedine per questa giovane autrice che sceglie di ambientare la sua storia con il mare sullo sfondo, le saline di Marsala di contorno e il calore del sole siciliano a rendere il tutto più magico. Qualche accenno alla trama: IV secolo avanti Cristo.

A Mozia si combatte una lotta spietata per il controllo del Mediterraneo. Fenici e Cartaginesi lottano una battaglia senza esclusione di colpi per difendere la loro isola dall’invasione dei Siracusani. Imbarcadero per Mozia, oggi. Dalla banchina Antonio osserva il mare plumbeo accarezzare il profilo antico dell’isola e, stagliata sull’orizzonte, la bellezza eterea di Gisella. Inizia un lungo corteggiamento, fatto di brevi ma intensi incontri, finché i due intrecciano una vera e propria relazione. Ma un’ombra si affaccia all’orizzonte, minacciosa come la prima vela siracusana nei placidi mari moziesi. “L’imbarcadero per Mozia” è un romanzo per molti versi storico, nelle intenzioni archeologiche che scavano a fondo nei sostrati psicologici dei personaggi e nell’impianto lirico, animato da uno stile che, alternando il verso alla prosa, rievoca il dialogo classico e tragico tra coro e attore. Sabrina Sciabica è laureata in Lingue e Letterature Straniere, è appassionata di arte e ne scrive per diverse testate. Si reca spesso a Marsala e la sua sicilianità è essenza della sua stessa personalità.

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