Trapani 2017: Sicilia Futura smentisce il sostegno a D’Alì. Bocchino assessore per Marascia

redazione

Trapani 2017: Sicilia Futura smentisce il sostegno a D’Alì. Bocchino assessore per Marascia

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lunedì 03 Aprile 2017 - 08:45

Doveva essere un fine settimana determinante per le amministrative trapanesi e così è stato. Ieri mattina la prevista ufficializzazione della candidatura a sindaco del senatore Antonio D’Alì nell’ambito del progetto “Grande Città” e di una coalizione che mette assieme Forza Italia, il Psi, il movimento di Livio Marrocco, Noi con Salvini e una parte consistente della politica trapanese della Seconda Repubblica, tra cui anche gli ex sindaci Nino Laudicina e Mario Buscaino. Un esperimento politico che porterà Forza Italia a sostenere il socialista Luigi Nacci a Erice e che di fatto scompagina il tradizionale quadro politico che vedeva centrodestra e centrosinistra contrapposti tra loro. Uno scenario che conferma la fine della logica bipolare e una politica delle alleanze che potrebbe in qualche modo riproporsi anche alle prossime elezioni regionali. A tirarsi ufficialmente fuori dalla coalizione che sosterrà il senatore D’Alì è Sicilia Futura, attraverso una nota del segretario organizzativo regionale Giacomo Scala che chiarisce come Mario Buscaino fosse presente alla conferenza di ieri a titolo personale e non in rappresentanza del partito. “Non abbiamo condiviso e non condividiamo – scrive Scala – una proposta politica che è legata più a personalismi che ad un progetto. Ma c’è di più. Sicilia Futura non potrebbe mai far parte di una coalizione con evidenti derive populiste e di destra. Possiamo non essere, in qualche caso, d’accordo con il Pd ma il nostro alveo politico è e rimane quello del centrosinistra. Nessuno è autorizzato ad utilizzare Sicilia Futura in un progetto che non condividiamo e che respingiamo”.

Nel frattempo prosegue anche la campagna elettorale di Giuseppe Marascia, candidato sindaco del movimento civico “Città a Misura d’Uomo”, che annuncia un nuovo assessore: si tratta del senatore Fabrizio Bocchino, senatore di Sinistra Italiana, a cui è stata assegnata la delega alla comunicazione. Prima di lui Marascia aveva già designato Anna Maria Campo (direttrice di circolo) e Roberto Rao (architetto). «Fabrizio Bocchino garantisce – spiega Giuseppe Marascia – quelle qualità umane e curriculari indispensabili per guidare la nostra città verso una rivoluzione culturale: trapanese di Borgo Madonna, diploma allo scientifico “Fardella”, laurea in fisica a Palermo con 110/110 e lode, un lavoro di ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) – Osservatorio astronomico di Palermo, dove si occupa di ricerche riguardanti le esplosioni di supernove, autore di numerose pubblicazioni scientifiche».

«Qualcuno, con superficialità, potrebbe storcere il muso – spiega Natale Salvo, co-fondatore del movimento “Città a Misura d’Uomo” e candidato al consiglio comunale – alla designazione di “un assessore alla comunicazione”. Ma è questo, invece, il punto nodale del nostro progetto. Noi non vogliamo che i nostri concittadini continuino a restare “sudditi” della politica, del bisogno, dell’ignoranza ma desideriamo che si realizzi l’articolo 1 della Costituzione italiana che abbiamo difeso dall’attacco scagliato da parte del Partito “Democratico” lo scorso 4 dicembre: la sovranità appartiene al Popolo. Però – conclude Natale Salvo – la “sovranità del Popolo” si realizza solo se il Popolo è informato (ed a Trapani manca un “Addetto Stampa” in violazione di una Legge che ne prevede l’obbligo d’assunzione), se esiste una comunicazione fra Amministrazione e Cittadini (ed a Trapani non trova concreta funzionalità l’Ufficio Relazioni al Pubblico, ufficio cui è assegnato un solo impiegato comunale, e pure emarginato e depotenziato, che dovrebbe invece assolvere a tale compito), se esiste, infine, una vera e propria formazione della coscienza dei concittadini ai propri poteri di partecipazione al processo democratico e a quello amministrativo (con strumenti quali i Forum sulla costruzione del Bilancio Comunale, ad esempio)».

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