Aeroporto. Scade il 31 marzo prossimo l’accordo triennale di co-marketing tra i comuni della provincia, che si sono impegnati a versare una somma destinata a finire nelle casse della Ryanair. Somme che sono state versate, più o meno regolarmente, dagli enti locali coordinati dalla Camera di Commercio di Trapani. Per capire a che punto è il rinnovo, ne abbiamo parlato con il presidente. “Sono stati anni importanti per lo sviluppo del turismo in questa parte della Sicilia – ci ha detto Pino Pace – e lo scalo aeroportuale di Trapani Birgi è stato importantissimo. Per questo ritengo urgente ed indifferibile il rinnovo del contratto di co-marketing”. Pino Pace ci dice che, pur con qualche tempo di ritardo, a breve scriverà ai sindaci della provincia per avere al loro adesione. “Le amministrazioni – afferma – per il futuro dovranno produrre le delibere di impegno di spesa per evitare i ritardi con cui sono state versate, talvolta, le quote di adesione. C’è poi l’aspetto che riguarda la regione, che si trova in ritardo con la ricapitalizzazione e con il trasferimento degli ulteriori 4 milioni di euro per i quali si è impegnata”. Il ritardo è dovuto anche alla mancata approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana. La preoccupazione espressa dal presidente della Camera di Commercio, è condivisa anche da tanti operatoti del settore turistico. Il problema è legato alla programmazione dei voli da parte della Ryanair per la stagione autunno-inverno prossima. Se dovesse, malauguratamente, saltare l’accordo di co-marketing la compagnia aerea irlandese potrebbe ridurre di molto la sua presenza nello scalo trapanese. “Io penso che la soluzione si avrà nel giro di poche settimane – ci ha detto il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto -. I comuni del trapanese aderiranno certamente al nuovo accordo di co-marketing. Altro discorso per quanto riguarda le ulteriori somme promesse dalla regione. I primi 4 milioni sono stati finanziati con l’esercizio finanziario del 2016. La loro destinazione è certa e l’Airgest sta definendo, di concerto con l’assessorato al turismo, il loro trasferimento. Per quanto riguarda gli impegni pluriennali, le somme sono postate all’interno dell’apposito capitolo della prossima legge Finanziaria che per adesso non è stata ancora approvata dall’Ars. Speriamo che ciò avvenga al più presto”. Malgrado la fiducia riposta dai soggetti interessati, l’auspicio è quello che nelle more dell’attesa, la Ryarair non riduca i voli da e per Birgi.
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