Il giramondo Janus: “Decisi di lasciare tutto e partire”. Intervista a Mr River

Claudia Marchetti

Il giramondo Janus: “Decisi di lasciare tutto e partire”. Intervista a Mr River

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lunedì 13 Marzo 2017 - 17:43

In questi giorni la cronaca regionale e non solo, ha parlato tanto del giramondo Janus River. L’83enne di origine russo-polacca, ha incontrato, nel nostro territorio, i sindaci e le scolaresche di Marsala e Petrosino che lo hanno accolto con molta curiosità. Lo abbiamo incontrato nella sede della nostra redazione, dove ci ha raccontato del suo viaggio, di quanta strada ancora dovrà fare e di un passato di cui ha voluto solo fare un accenno.

“Un giorno decisi di lasciare tutto, di non farmi più vivo e di partire da Roma per fare il giro del mondo. Sono partito il 30 dicembre del 1999 dalla Capitale, città in cui vivevo e lavoravo, per le isole Canarie. Da qui poi è iniziato il mio viaggio in bicicletta il 1° gennaio 2000”, ci ha detto in un perfetto italiano Mr River. Sì perché River, biondo, occhi azzurri, sembra molto più giovane della sua età e con un entusiasmo invidiabile: “Il mio obiettivo sono 152 paesi, cioè otto volte il giro del mondo, oltre duemila chilometri. In tutti i continenti visitati ho incontrato tante persone, soprattutto milioni di bambini delle scuole. Mi sto fermando circa un mese nella vostra Provincia e ogni città mi ha accolto con gentilezza. Ogni sindaco mi ha messo a disposizione hotel o b & b per dormire, ma io dormo sempre nel mio sacco a pelo senza tenda”.

river e maggio

Mr Janus River e Diego Maggio

River lavorava come manager nel mondo del calcio e dello spettacolo. Un giorno decise che la sua seconda giovinezza l’avrebbe passata per il mondo, stanco dei letti di hotel visitati per tanti anni. “Sono scappato dalla Polonia ai tempi di quando venne eletto Papa Wojtyła e mi sono trasferito a Roma circa 40 anni fa. Amo l’Italia e sono voluto ritornare; quando ripartirò visiterò la costa tirrenica e quella adriatica per poi attraversare i paesi di confine quali Ventimiglia e Trento – ci ha raccontato -. Arriverò a Roma nel 2018 ma poi ripartirò da Genova in nave per il Venezuela, la Patagonia e infine l’ultima tappa sarà Pechino. Spero di vivere e raggiungere la meta a 90 anni”. A bordo della sua bici ha raggiunto 3 record: da 16 anni non dorme in un letto, non ha mai bucato una ruota (grazie ad un tipo costruitogli dai tedeschi) ed è l’unico 80enne a compiere l’impresa. In queste sue “visite” gode del patrocinio gratuito delle regioni, delle province e dei comuni che lo ospitano, qui in particolare la sua tappa viene coordinata dal dirigente dell’ex Provincia di Trapani, Diego Maggio.

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