A Castellammare del Golfo tiene banco la vicenda della privatizzazione della Tonnara di Scopello, dopo l’approvazione di un atto di indirizzo in Consiglio comunale. Si tratta di una delibera che va nella direzione auspicata dall’amministrazione guidata dal sindaco Nicolò Coppola e che di fatto pospone solo alla mediazione con i privati il ricorso al Cga contro la sentenza del Tar che dà ai privati la possibilità di regolare l’accesso alla tonnara. “È una delibera debole tecnicamente e politicamente e, soprattutto, inaccettabile per rispetto della cittadinanza. L’atto di indirizzo portato in consiglio è stato votato con l’approvazione di un emendamento che stabiliva di intraprendere una trattativa immediata con i proprietari, subordinando il ricorso al Cga all’esito del fallimento del negoziato di cui non si conoscono le richieste del Comune”, afferma la deputata M5S all’Ars, Valentina Palmeri, che boccia senza attenuanti la decisione del Consiglio comunale di Castellammare del Golfo.
“L’atto – prosegue la deputata – è debole tecnicamente e politicamente. Tecnicamente perché il ricorso va fatto in ogni caso, in quanto, se dovessero giungere intese accettabili per la cittadinanza, il Comune in qualunque momento, anche prima della sentenza, potrebbe dichiarare ‘la perdita d’interesse’. Politicamente, perché il Comune dimostra una disponibilità ad un accordo al ribasso abdicando alle questioni di principio costituzionale e alle previsioni normative che garantiscono la ‘libera fruizione’, aspetti, questi, che non sono contendibili”.
“Poi – si chiede la deputata – con chi trattano? A seguito di contenziosi giudiziari tra i comproprietari l’attuale consiglio di amministrazione della comunione è stato delegittimato, quindi un eventuale accordo potrebbe non avere alcun effetto vincolante, ma al contrario fare divenire definitiva solo la sentenza del Tar. La controparte è proprietaria dei locali della tonnara e degli spazi circostanti, certamente non del mare e dei celebri faraglioni, quelli sono patrimonio dell’umanità e il diritto all’accesso va garantito, senza se e senza ma, da tutta una normativa di rango europeo e nazionale alla quale non si può abdicare”.
“Ora – conclude la Palmeri – si rischia di perdere definitivamente la possibilità di rivendicare qualsiasi diritto di accesso al mare, anche in futuro. Puntare su una trattativa adesso rappresenta un atto di debolezza e una indecorosa marcia indietro dell’amministrazione e del consiglio comunale rispetto a quanto detto e affermato negli ultimi due anni”.
Sulla vicenda si registra anche l’intervento del movimento civico “Cambia Menti”:
“L’imbarazzo della maggioranza, la clamorosa marcia indietro e un mandato depotenziato non più avallato dall’unanimità dei consiglieri ma da una risicata e malconcia maggioranza. Un ribaltamento dei ruoli, non più un consiglio che con atto di indirizzo orienta politicamente l’amministrazione ma la giunta che, ad accordo probabilmente già avviato, cerca di imbeccare la maggioranza per farsi dare un mandato ben preciso. La mortificazione della politica che per colpa di equilibri instabili perde di vista l’oggetto del contendere: garantire il libero accesso al mare inteso come bene comune, nel rispetto del bene monumentale e paesaggistico.
Così, nonostante già nel 2014, il consiglio comunale avesse votato all’unanimità un atto di indirizzo che impegnava l’amministrazione a fare tutto il necessario affinché fosse garantito il libero accesso al mare della Tonnara di Scopello, nel consiglio comunale di venerdì, la giunta ha messo in discussione la decisione di allora e con l’avvallo della sua maggioranza ha fatto un passo indietro subordinando il ricorso al CGA ad una trattativa con i proprietari della Tonnara.
In sintesi, una scelta politicamente furba e cerchiobottista che dal punto di vista amministrativo dimostra, ancora una volta, quanto a questa giunta manchi il coraggio di amministrare e come ancora una volta, vuol dividere le responsabilità della propria incapacità amministrativa con la maggioranza consiliare che si è abbondantemente prestata a questo indecoroso gioco.
CambiaMenti apprezza di certo le aperture dei proprietari della Tonnara e ritiene utile intavolare un dialogo tra le parti, ma questo sarebbe dovuto avvenire senza comunque indebolire la propria posizione e quindi soltanto in seguito alla presentazione del ricorso al CGA che avrebbe dato più forza al comune al tavolo delle trattative”.
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