I precari della Camera di Commercio di Trapani confermano lo stato di agitazione

redazione

I precari della Camera di Commercio di Trapani confermano lo stato di agitazione

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lunedì 12 Settembre 2016 - 12:26

Si è tenuta alla Camera di Commercio di Trapani l’assemblea del personale precario in servizio nell’ente. L’iniziativa rientra nell’ambito della mobilitazione promossa dalla sigla sindacale MGL Regione e Autonomie Locali. Nel confermare lo stato di agitazione proclamato lo scorso 20 aprile per chiedere l’avvio di un percorso che dia certezze e che tenga conto delle competenze e delle professionalità acquisite dal personale precario, la segreteria MGL Regione e Autonomie Locali ha anche lanciato una petizione on line sul portale “Change.org” per chiedere la rivisitazione del decreto 101/2013 convertito in legge 125/2013 che detta le procedure di stabilizzazione, sollecitando modifiche ed integrazioni con la prossima legge di stabilità nazionale. Contestato anche il termine del 30 settembre entro cui la Regione ha chiesto agli enti la predisposizione e approvazione del Piano triennale 2016/2018 del fabbisogno del personale, senza accurate norme di salvaguardia per la categoria. Per la segreteria MGL qualunque proposta presentata al tavolo della cabina di regia “deve contemplare come prioritario e inderogabile punto il mantenimento del rapporto di subordinazione tra il lavoratore e l’ente presso cui questo è chiamato a prestare servizio”.

“L’importanza del lavoro svolto dal personale precario della Camera di Commercio di Trapani” è stata rimarcata dal presidente dell’ente camerale Giuseppe Pace, che ha tenuto ad evidenziare “l’esperienza acquisita in tutti questi anni di lavoro e le importante competenze svolte nei servizi resi dalla Camera di Commercio di Trapani”. Per il presidente Pace si tratta insomma di “un patrimonio umano e professionale che non deve essere disperso, ma stabilizzato anche in prospettiva degli imminenti pensionamenti del personale di ruolo che, in mancanza di avvicendamenti interni, finiranno col creare un vuoto nell’organico con tutte le conseguenze di termini di servizi resi all’utenza”.

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