Sagra della Salsiccia, tutto pronto a Santa Ninfa. Intervista al sindaco Lombardino

redazione

Sagra della Salsiccia, tutto pronto a Santa Ninfa. Intervista al sindaco Lombardino

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lunedì 01 Agosto 2016 - 12:14

Fervono i preparativi per l’evento più atteso dell’anno nella Valle del Belìce: il 6 e 7 agosto ritorna a Santa Ninfa la mitica Sagra della Salsiccia, giunta ormai alla XXI edizione. Di seguito l’intervista al sindaco di Santa Ninfa, Giuseppe Lombardino.

Immagine incorporata 1Manca davvero poco al grande evento: Sindaco a che punto sono i preparativi?

“I preparativi sono già in fase avanzata perchè  noi abbiamo scelto la data, ci stiamo organizzando con i produttori e soprattutto con gli operatori santaninfesi, che devono esporre questo prodotto e devono cucinarlo, abbiamo fatto già alcuni incontri propedeutici alla sagra, presto faremo un incontro con gli operatori, proprio per decidere dove posizionare gli stands e su come organizzarci. E’ chiaro che dal punto di vista amministrativo e dal punto di vista della programmazione del nostro Ente siamo in fase avanzata e quindi possiamo assicurare che il 6 e il 7 agosto prossimo la sagra si svolgerà regolarmente”.

Parliamo un po della storia: Perché nasce questa sagra?

“Questa sagra nasce appunto 21 anni fa,  perchè siccome a Santa Ninfa c’erano e ci sono ancora tante macellerie che offrono un prodotto eccellente , nel senso che producono questa salsiccia in modo particolare, e siccome c’era tanta gente che veniva anche da fuori a comprare questo prodotto, abbiamo deciso in maniera estemporanea e a quel tempo, io mi ricordo ero amministratore, abbiamo deciso di fare questa sagra per far conoscere meglio questo prodotto. E’ nata come un incontro quasi paesano e poi negli anni si è sviluppata sino ad arrivare al successo che sta avendo in questi ultimi anni”.

La salsiccia di Santa Ninfa è un prodotto tipico d’eccellenza, tanto che nel 1996 è stata tutelata da un apposito Consorzio : Che cosa ha di diverso questa salsiccia?

“La diversità sta nella qualità dei prodotti, nel senso che si usano carni solamente suine, che provengono da determinati allevamenti certificati, e anche nel modo di prepararla, che poi è anche il segreto dei nostri macellai. Cioè si usa carne di un certo livello, si usa finocchietto selvatico, spezie e si usa budello naturale e questo è un fatto fondamentale che ci da un prodotto semplice, ma nello stesso tempo di grandi qualità organolettiche”.

Allevatori, macellatori, trasformatori, commercianti, trasportatori e ristoratori: quanto è importante dare visibilità a tutta la filiera produttiva?

“E’ fondamentale perchè,  in un periodo soprattutto di crisi, quando c’è un settore che possa attirare gente che viene da fuori, per consumare questo prodotto per farlo conoscere, per commercializzarlo, è importante che un Ente pubblico, in questo caso il Comune, faccia la propria parte. Quindi noi facciamo questa sagra per far conoscere il prodotto, per farlo vendere, e per creare quel circuito virtuoso che può portare reddito ed economia reale nella nostra produttività e nelle tasche dei nostri concittadini”.

Siamo alla XXI edizione della sagra della salsiccia: Qual è il segreto di questo strepitoso successo?

“La semplicità nell’organizzarla, cioè nel senso di coinvolgere tutti i cittadini di Santa Ninfa e prendere il meglio anche degli artisti santaninfesi e posizionarli in un luogo geografico che si presta, cioè nel nostro viale, per cui noi facciamo questa sagra in maniera semplice, fornendo questo prodotto   e al contempo coinvolgendo tutta la cittadinanza e c’è anche un’altra cosa importante: il fatto che si vende questo prodotto ad un prezzo molto basso, che permette ad intere famiglie di passare una serata qui a Santa Ninfa, cenando con pochissima spesa economica. Questo non è secondario, perchè oggigiorno una famiglia che si sposta, per visitare una sagra, per visitare un posto, è chiaro che non ha quella disponibilità finanziaria che la possa portare ad andare in un ristorante a consumare una cena completa. Qui con pochissimo si cena e si gusta un prodotto naturale e genuino”.

Dalla sagra autunnale “gusta la pecora” all’appuntamento estivo con la salsiccia. Ci parli del suo territorio e del vostro impegno a promuoverlo costantemente.

“Le eccellenze che abbiamo è giusto che le promuoviamo. Abbiamo la famosa pecora del Belìce che è una razza autoctona che ha delle caratteristiche organolettiche, sia per quanto riguarda la produzione del latte, sia come carne, che sono uniche e quindi è giusto che noi la promuoviamo. Sono state fatte già due sagre della pecora che hanno avuto un successo molto grande nell’ambito della Provincia, assieme alla sagra della salsiccia che ormai ha raggiunto livelli extra territoriali . Quindi stiamo promuovendo il nostro territorio in maniera concreta: le eccellenze che abbiamo, le dobbiamo fare conoscere, perchè da li deriva il benessere economico  che è auspicabile per la nostra collettività”.

Dalla tradizione alla passione per la buona cucina. Cosa ci dovremo aspettare quest’anno?

“Ancora una volta ci dovremo aspettare un incremento da parte degli espositori, di coloro che esporranno i prodotti e cucineranno la salsiccia in strada, per offrirla a tutti i visitatori. Ci dovremo aspettare e ci aspetteremo e sarà una certezza, una maggiore attrattiva dal punto di vista artistico, nonchè più coinvolgimento della gente che viene a Santa Ninfa: chi viene a Santa Ninfa per la sagra si deve sentire un tutt’uno, non un corpo estraneo,  un tutt’uno con l’organizzazione e con il clima festoso che si respira all’interno dei vari stand e lungo tutto il viale dove si svolgerà la sagra della salsiccia”.

Da sempre avete prestato attenzione particolare anche alla cultura: quest’anno la possibilità di visitare nuovi musei.

“Si. Oltre al museo Nino Cordio che praticamente è un museo che ormai ha una certa rilevanza, e il museo dell’Immigrazione, quest’anno a Santa Ninfa ci sarà anche il Centro Naturalistico, cioè un nuovo museo che si è aperto  nel Castello di Rampinzeri, che viene gestito da noi assieme a Lega ambiente, dove si potranno visionare tutte le specificità delle grotte carsiche santaninfesi, sotto l’aspetto morfologico e soprattutto naturalistiche. Quindi quest’anno sarà anche un’occasione per visitare questo nuovo museo, che si trova a qualche km da dove si svolge la sagra e  che abbiamo inaugurato il 30 aprile scorso”.

“Io penso che quest’anno ci sarà tanta gente come ogni anno. Il nostro intento è quello di incrementare sempre questa partecipazione e soprattutto offrite un prodotto e una organizzazione che sia sempre all’avanguardia. Santa Ninfa come una cittadina che sia ospitale, fattiva e che soprattutto possa offrire ai propri concittadini un momento di svago, di contentezza e possa anche portare  reddito ai nostri concittadini”.

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