Anche quest’anno, la Polisportiva Marsala Doc è stata presente alla “100 km del Passatore”, la più famosa tra le ultra-maratone. Al via, in maglia biancazzurra, l’esordiente Damiano Ardagna e il veterano Michele D’Errico, che la gara (da Firenze e Faenza scavalcando l’appennino tosco-emiliano) la conosce molto bene, avendola corsa più volte in passato. Stavolta, però, D’Errico ha preso il via reduce da un grave infortunio muscolare che gli ha impedito di allenarsi negli ultimi quindici giorni. E il fatto che abbia deciso di gareggiare ugualmente la dice lunga sulla sua tempra di atleta e di uomo, sempre pronto a lottare e mai disposto ad arrendersi. Ma anche intelligente per capire quando è il momento di fermarsi perché le condizioni fisiche post infortunio non consentono di andare avanti.“Purtroppo – spiega D’Errico – al traguardo dei 50 km (Passo della Colla) mi sono dovuto arrendere, anche in questo bisogna essere decisi e armati di tanta umiltà, ma soprattutto pensare che il vero sport è anche questo e cioè saper superare queste delusioni e capire che nella vita ci sono altre cose veramente più importanti”. Il portacolori della Polisportiva Marsala Doc fa poi i “complimenti” a Damiano Ardagna, che “al suo debutto ha dato il meglio di se stesso e ai due grandi veterani e compagni di tante avventure: Vincenzo Pecunia e Salvo Piccione, che nonostante le condizioni meteo da (solleone), hanno portato a termine questa durissima gara. Inoltre, tantissimi complimenti li dedico a Vincenzo Pecunia per aver raggiunto il traguardo di 100 maratone”.Damiano Ardagna ha tagliato il traguardo di Faenza con il tempo di 12 ore, 54 minuti e 13 secondi (media: 7’ e 44’’ al km). Alla fine, stremato per la fatica ma felice, Ardagna ha potuto mettere al collo l’agognata medaglia. Ma i colori della Polisportiva Marsala Doc del presidente Filippo Struppa sono stati presenti anche all’Eco-trail della Pizzuta (Piana degli Albanesi) con Antonino Cusumano. Una gara di 20 km molto dura su un percorso di montagna econ dislivelli fino a 1100 metri, ma ricca di fascino e suggestione per la cornice naturalistica in cui si è svolta, la Riserva Naturale Orientata di Serre della Pizzuta, con gli atleti impegnati tra sentieri incontaminati e antiche trazzere. Ormai specializzatosi in questo genere di gare, Nino Cusumano ha conquistato l’ottavo posto di categoria (SM50) con il tempo 2 ore e 43 minuti.
Cronaca