Pubblichiamo integralmente il discorso che Renato De Bartoli ha pronunciato in ricordo del padre Marco De Bartoli, durante il convegno-tributo “Marco De Bartoli: la visione di un territorio e di un vino” dedicato al grande produttore vinicolo marsalese, che si è svolto lo scorso 11 dicembre al Complesso Monumentale di San Pietro a Marsala.
– Hanno pensato di lui: Marcuzzo, folle, stravagante, incosciente, disorganizzato, illuso, dissipatore di patrimoni, burbero
– Opinioni raccolte dai social: mitico, unico, un leone, un grande, il migliore, indimenticabile, numero 1, uomo vero, vignaiolo del sole, l’enfant terrible del Marsala
– Incriminato e assolto per : sofisticazione, danni ambientali, occultamento di reperti archeologici
– Il suo vestiario: orgoglio, semplicità, umiltà, dignità, coraggio, identità
– Le sue amanti : Fulvia, Osella, Ardea, Appia, Giulia, Giulietta, Bianchina, Flaminia, Flavia (la moglie), Giardinetta
– Incubi: oidio, peronospora, Gambero Rosso, Irvv, Procura, Icqrf, Consorzi di tutela, banche, discriminazione territoriale, mediocrità
– A tavola: pasta con aglio, pesto, cipolle, basilico, mataracco, melanzane fritte, polpette all’uovo (della nonna), pesche al vino
– Vini preferiti/anime gemelle: Soldera, Gravner, Quintarelli, Giuseppe Rinaldi, Renato Ratti, Giacomo Bologna, Masciarelli, Valentini, Livio Felluga, Marco Schioppetto
– Passioni: mare, auto, amici, tavola, vino, pennica, lavoro, legno
– Parole ricorrenti: minchia, bipedi, materiale umano
– Frasi ricorrenti:
“Il vino è una sintesi culturale”
“Ogni varietà è l’integrazione tra vitigno e ambiente”
“La varietà è il genio del vino”
“Per noi la vite è vita”
“Il benessere della dignità”
“Non si vede bene che non col cuore”
“Nel settore enologico è importante stare tanto più aderenti alle realtà territoriali e storico culturali del proprio paese. Anche il nome di un vino dovrebbe rispettare questo principio”
“Dare a un vino un nome di fantasia è una sconfitta per il territorio”
“Colore, profumo, gusto e intelligenza sono le qualità che occorrono per conoscere, riconoscere e qualificare un vino. Logico allora che la degustazione, come l’amore, cominci dagli occhi”
“Sicilia è l’Italia a tendenza africana ed è il più irresistibile cocktail fra occidente e oriente. Paradiso del vino e del cibo.”
– Profilo di un uomo semplice ma intuitivo e sensibile, cresciuto in un contesto storico importante quello che ha fatto è quasi elementare ma con tratti storici fondamentali:
a) riscoprire un vino estinto come il perpetuo e valorizzare e sperimentare una varietà antica come il grillo in quegli anni, sfrattata da varietà dozzinali come trebbiano e grecanico
b) tutto questo lo avrebbero dovuto fare anche altri ma ritrovandosi da solo è stato tutto più difficile, un territorio diventa grande quando c’è un indirizzo comune
c) da solo si è affidato alle sue doti relazionali, è diventato il marketing di se stesso con una forza interiore di cui a volte lui stesso si stupiva
d) sicuramente la voglia di riscatto personale, ma soprattutto territoriale è stata l’energia e la motivazione più forte
e) lui non ha mai avuto timori di subalternità territoriale
f) pensava ai grandi vini del mondo alla pari e con spirito di competitività
Per me e i miei fratelli è un esempio, posso augurarmi che lo sia anche per altri
Renato De Bartoli