Il consigliere Daniele Nuccio lancia un progetto per la riqualificazione dell’isola di Schola

redazione

Il consigliere Daniele Nuccio lancia un progetto per la riqualificazione dell’isola di Schola

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domenica 01 Novembre 2015 - 14:00

Non tutti lo sanno, ma nella giungla di enti, fondazioni e privati a vario titolo proprietari di quel mosaico naturale che è l’arcipelago dello Stagnone, c’è anche il Comune di Marsala. L’isola Schola, la più piccola, fa infatti parte del patrimonio lilibetano. Il fatto nuovo è che adesso il consigliere comunale marsalese Daniele Nuccio (Cambiamo Marsala) ha presentato un progetto che intende valorizzare l’isola anche attraverso l’innovativa pratica del crowfunding, che in tempi di austerity e spending review può risultare quanto mai utile per uscire dall’immobilismo, costituendo inoltre una valida alternativa al ricorso alla Cassa Mutui e Prestiti di cui spesso, in più casi si è fatto abuso.

Di seguito la proposta del consigliere comunale Daniele Nuccio:

Il “Progetto Schola” nasce dall’esigenza di riqualificare l’unica isola di proprietà comunale all’interno della laguna dello Stagnone. Da sempre abbandonata all’incuria ho ritenuto necessario porre l’attenzione su quella che può diventare un punto di attrazione turistica unico nel suo genere. Pensiamo infatti che con i suoi 4000 mq e la sua posizione in uno degli scenari naturali più belli d’Italia, l’isola di Schola possa risultare quale punto d’inizio per la riqualificazione dell’intera laguna. Per questo ho proposto all’Amministrazione Comunale ed in particolare all’Assessore alla Cultura Clara Ruggieri ed al vicesindaco Agostino Licari di predisporre alcune linee di intervento al fine di realizzare quanto segue. L’isola in questione, pianificata un’opportuna opera di bonifica e di messa in sicurezza dei ruderi insistenti e coinvolta la Sovrintendenza ai Beni Culturali potrà ospitare un vero e proprio anfiteatro da almeno trecento posti. Ho ritenuto opportuno far predisporre una bozza di progetto esplicativo, le linee guida di fatto, per questo devo ringraziare l’ingegnere Pietro Titone. Consapevole delle ristrettezze economiche nelle quali versano le casse comunali, credo che due idee debbano essere messe in campo. La prima è volta ad avviare una linea per il Crowfounding, la raccolta di fondi dal basso, per questo qualche tempo fa ho avuto modo di confrontarmi con Giovanni Gulino (Marta sui tubi) che cura la realtà “Music Raiser” al fine di realizzare una piattaforma on-line per canalizzare le donazioni di quanti vorranno di fatto “adottare l’isola” ed anche per pianificare il primo evento. La seconda linea è quella per la quale ho presentato alla Presidenza del Consiglio l’atto d’indirizzo al fine di predisporre un regolamento per acquisire finanziamenti da privati a fini pubblicitari su strutture pubbliche. Ritengo che sia giunto il tempo per avviare qualla politica di collaborazione fra pubblico e privato che serva a valorizzare al massimo la moltitudine di patrimoni culturali a nostra disposizione. Un primo intervento, ci vorrà del tempo certamente, che però rende l’idea su quanto sia importante ripartire dalla cultura, dalla storia del nostro territorio e dalla necessità di dimostrare che queste realtà sono il vero volano per lo sviluppo turistico. In ultima analisi sarà necessario predisporre un bando di gara rivolto agli operatori per garantire il servizio di trasporto nel momento in cui sarà avviata la programmazione di eventi teatrali o musicali sull’isola. Un primo progetto, perchè no, che ci rimetta in pista per la candidatura Unesco, che riconosca la laguna dello Stagnone, le isole e le saline quali Patrimonio dell’Umanità.

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