Riforma dei Porti, Confindustria Trapani dice no "a logiche di accorpamento calate dall'alto". Nencini rassicura gli operatori

redazione

Riforma dei Porti, Confindustria Trapani dice no "a logiche di accorpamento calate dall'alto". Nencini rassicura gli operatori

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mercoledì 21 Ottobre 2015 - 15:58

Anche Confindustria Trapani esprime grande preoccupazione per la riforma dei Porti in Italia.
La nostra Associazione – dichiara Gregory Bongiorno, Presidente di Confindustria Trapani – è, in linea di principio, favorevole ad efficientare il sistema della logistica e dei Porti in Italia però solo nella misura in cui questo efficientamento non si concretizzi attraverso logiche di accorpamento calate dall’alto, senza tener conto delle specificità territoriali e, men che mai, quando tali logiche sembrano tese a favorire un territorio a discapito di un altro. Il Porto e Aeroporto di Trapani sono le infrastrutture che in questo momento, se debitamente supportate e potenziate, possono rappresentare la chiave di volta in termini di sviluppo per il nostro territorio, pertanto, chiediamo agli esponenti politici eletti in provincia di attivarsi al fine di intraprendere ogni iniziativa utile per tutelare gli interessi dei cittadini e delle imprese che qui vivono ed operano”.
Nei prossimi giorni – conclude il Presidente Bongiorno – unitamente ai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali che fanno parte del tavolo “Insieme per lo sviluppo”, avvieremo specifiche iniziative che coinvolgeranno i nostri parlamentari regionali e nazionali, per accendere i riflettori sulle problematiche che investono tali importanti infrastrutture”.

Nencini Oddo e portuali

Riccardo Nencini, Nino Oddo e gli operatori portuali


Nel frattempo, stamattina, uno dei parlamentari regionali sopra citati – il socialista Nino Oddo – ha accompagnato una delegazione di operatori portuali trapanesi a Roma per incontrare il vice ministro  alle infrastrutture e ai trasporti, Riccardo Nencini (leader nazionale del Psi) proprio per parlare della bozza di riforma delle autorità portuali che prevederebbe l’accorpamento Trapani-Palermo. “Il vice ministro Nencini – ha fatto sapere Oddo – ha ribadito l’impegno, già preso in occasione di una sua visita a Trapani un anno fa, a difesa dell’autonomia dell’infrastruttura trapanese”. Nencini ha spiegato agli operatori portuali trapanesi che la situazione è in divenire e che al vaglio ci sono ancora diverse ipotesi di lavoro. “Il vice ministro –  ha continuato Oddo- ha fatto una valutazione sulla situazione sottolineando come la norma riguardi l’accorpamento delle autorità portuali esistenti. Pertanto non ha escluso il depennamento dalla bozza di riforma  dell’ipotesi di fusione tra l’autorità portuale di Palermo e il porto di Trapani. Infatti Trapani, come Castellammare di Stabia ed altre città, non ha da tempo un’autorità portuale; ha un proprio status e delle caratteristiche proprie, pertanto non si capisce perché dovrebbe rientrare in questa riperimetrazione”.

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