Carenza di personale in tutti i settori, code agli sportelli e corrispondenza consegnata in ritardo in tutta la provincia di Trapani, ha portato la Cisl Slp a proclamare lo stato di agitazione con lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive in tutta la Sicilia. I lavoratori delle Poste Italiane, si fermano dal 22 giugno all’8 luglio. Il sindacato, guidato dal coordinatore territoriale Giuseppe Ferrante, grida all’amergenza già da diversi anni, per il vero: “Mancano in tutta la Provincia almeno 10 portalettere, oltre le scorte, il personale assunto a tempo determinato è insufficiente perché molte volte non riescono a coprire le carenze strutturali o le assenze per malattie, ferie, infortuni ecc. Decine di portalettere sono costretti a rimanere dentro perché il proprio mezzo è guasto da settimane per colpa delle errate convenzioni”. Secondo Ferrante, anche la richiesta di lavoro suppletivo, o non viene pagato o viene pagato poco. Questo non fa altro che stremare i lavoratori per il troppo carico e spesso crea incomprensioni e tensioni con i clienti che spesso, anche loro, hanno diverse problematiche. “Per quanto tempo ancora dovranno essere mortificati da un’azienda che pensa solo a tagliare i costi e ad aumentare i profitti, senza rendersi conto che con il suo “regime” calpesta la dignità dei suoi dipendenti? – afferma il coordinatore della Cisl Slp –. Da circa 5 anni i 1200 part-time in tutta la Sicilia aspettano la trasformazione a full-time utile per sopperire alle carenze, perché le nuove assunzioni in tutta Italia coprono a stento i pensionamenti del 2014”.
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