Truffa ad assicurazione, condannato ad un anno e mezzo il gestore di un autonoleggio

Chiara Putaggio

Truffa ad assicurazione, condannato ad un anno e mezzo il gestore di un autonoleggio

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sabato 23 Maggio 2015 - 10:45

Altri cinque imputati sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”, tutti assolti dall’associazione per delinquere

Ad un anno e sei mesi di reclusione e al pagamento di 5mila euro di risarcimento danni all’Italiana assicurazioni è stato condannato Giuseppe Genna, gestore di un autonoleggio di contrada Strasatti, ritenuto responsabile del reato di truffa. Genna e altri cinque imputati erano accusati anche di associazione per delinquere, ma il Tribunale li ha assolti “perché il fatto non sussiste”. In sede di requisitoria il pm aveva invocato condanne per tutti gli imputati che, secondo l’accusa, avrebbero imbrogliato un’agenzia assicurativa per risparmiare sulla classe di merito della auto assicurate. Questi gli imputati: Elena Cudia, titolare della ditta di autonoleggio “G.P. Rent a car”, il marito della donna, Giuseppe Genna, gestore, di fatto della ditta. Entrambi i coniugi sono assistiti dagli avvocati Stefano Pellegrino e Maurizio D’Amico, Giovanni Anselmi e Salvatore Lo Grasso, collaboratori della ditta di noleggio, Francesco Lo Grasso, difesi da Paolo Paladino e Angelo Vita, e Pietro Barraco, difeso dai suoi legali di fiducia e Giacomo Cannizzo. Il pm aveva chiesto che tutti gli imputati fossero condannati a cinque anni e 9 mesi di reclusione, ad eccezione di Giuseppe Genna, per il quale la richiesta del pm era stata di sei anni e nove mesi. Alle richieste del pm si è associato l’avvocato Vulpitta, che assiste l’Italiana assicurazioni costituita parte civile, ma il legale aveva anche chiesto un risarcimento danni pari a diecimila euro ciascuno per ogni imputato. A far scaturire le indagini era stata una denuncia presentata dall’Italiana spa, agenzia di assicurazioni presso la quale erano stati stipulati i contratti assicurativi di buona parte delle auto dell’autonoleggio marsalese. La truffa sarebbe consistita nel cambio del premio. Tra 75 giorni la motivazione della sentenza.

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