Rifiuti: il Comune di Erice dovrà risarcire Trapani per il conferimento a Borranea e Belvedere

Vincenzo Figlioli

Rifiuti: il Comune di Erice dovrà risarcire Trapani per il conferimento a Borranea e Belvedere

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lunedì 20 Aprile 2015 - 10:47

La Corte d’appello di Palermo ha decretato che il Comune di Erice dovrà risarcire quasi un milione di euro a quello di Trapani per il conferimento dei propri rifiuti presso la discarica di contrada Borranea e presso l’impianto di riciclaggio e compostaggio di contrada Belvedere. La vicenda risale al periodo compreso tra il 1992 e il 2001 e vede da alcuni anni contrapposte in giudizio le due amministrazioni cittadine. Nel 2010, in primo grado, il Tribunale di Trapani aveva rigettato la domanda di pagamento formulata dal Comune di Trapani, asserendo l’impossibilità giuridica dello stesso di adeguare unilateralmente le tariffe di conferimento dei rifiuti solidi urbani, come originariamente individuate in apposita convenzione stipulata tra i due enti nel 1989.

Contro tale sentenza del Tribunale il Comune di Trapani proponeva appello innanzi alla Corte di appello di Palermo, la quale, riconoscendo nel Comune del capoluogo il ruolo di Capofila del servizio di smaltimento rifiuti del comprensorio, di cui faceva parte il Comune di Erice, e ravvisando l’obbligatorietà ex lege del servizio reso, in totale riforma della sentenza di primo grado, ha adesso condannato il Comune di Erice a pagare quanto preteso dall’ amministrazione trapanese.

“Anche questa sentenza va nella direzione intrapresa di recuperare tutti i crediti che il Comune di Trapani vanta nei confronti non solo dei privati ma anche di altri Enti – ha dichiarato il Sindaco Damiano -. La politica di incremento delle entrate servirà a contrastare l’aumento delle tasse”.

Ai 986.984,76 € di risarcimento decretati dalla Corte d’appello di Palermo si dovranno aggiungere gli interessi maturati negli anni.

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato regionale Girolamo Fazio, ex sindaco di Trapani.

«Se come amministratori, all’epoca, non ci fossimo determinati in questa direzione – spiega Fazio, all’epoca sindaco della città –, le maggiori somme sborsate ad integrazione nel corso degli anni dal 1992 al 2001 per la gestione della discarica sarebbero pesate solo sulle tasche dei trapanesi e sui tributi da questi versati, determinando di fatto una palese ingiustizia ed un vantaggio per l’amministrazione Ericina. La sentenza, oltre che dare ragione al Comune, rende giustizia ai trapanesi che queste somme hanno dovuto anticipare nella determinazione della tassa sui rifiuti per effetto della opposizione del sindaco di Erice Tranchida che, invece, ritenne, oggi possiamo dire a torto, che l’aumento della quota per il conferimento a consuntivo, dovuta dal comune Erice non potesse essere decisa unilateralmente dal Comune di Trapani, gestore della discarica».

«Infine una annotazione: ancora una volta – dice Fazio – rilevo che il sindaco di Trapani, Vito Damiano, nonostante riguardo alla vicenda non abbia fatto nulla, poiché tutti gli atti relativi risalgono al 2010 e solo il pronunciamento della Corte d’Appello è di qualche giorno fa, ha prodotto una comunicazione, quanto meno omissiva, con la quale intende prendersi meriti che non sono suoi. Non ha nulla da dire di positivo sulla sua amministrazione e quindi si accredita meriti di altri ed inoltre non ammette un’altra importante verità: non ha ereditato una amministrazione carica di debiti come blaterava a destra e a manca ed ha raccolto una situazione di gran lunga positiva. Auspico che rapidamente si predispongano gli atti per recuperare materialmente il credito di poco più di un milione di euro presso il Comune di Erice perché la somma possa essere utilizzata per ridurre i tributi per il servizio di raccolta dei rifiuti».

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