Si tratta di un nucleo familiare partannese impegnato nella ristorazione
Per l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale cinque persone hanno patteggiato la pena. Tutti appartenenti ad un unico nucleo familiare di Partanna operante nel ramo della ristorazione, sono stati condannati Guglielmo Morsello, di 69 anni, e Caterina Tringeri, di 68, marito e moglie per i quali la pena decretata è di un anno e sette mesi di reclusione, mentre i loro figli Vincenzo ed Elisabetta Morsello, di 45 e 41 anni, e il marito della figlia, Gianfranco Pastore, 41enne, la pena è di un anno e quattro mesi. A tutti è stata accordata la sospensione condizionale della pena è sospesa, ma per Vincenzo Morsello, il GUP del Tribunale di Marsala ha disposto che per due mesi, presti “lavoro non retribuito in favore della collettività presso il Comune di Castelvetrano, con modalità che saranno individuate dal suddetto ente”. Il processo ha preso il via dalle indagini della sezione di pg delle Fiamme Gialle coordinate dal Procuratore capo Di Pisa e dal pm Trainito.