Se siete elettori del Partito Democratico, se vi interessano le sorti della sinistra nella nostra Città, se non siete caduti nel “picco”dell’influenza, se il tempo se non proprio bello non fa schifo, domenica potete andare a votare, se lo vorrete, alle elezioni primarie. Nel passato recente, sempre su iniziativa della sinistra, i marsalesi sono stati chiamati al voto per decidere, vuoi il segretario nazionale, vuoi il candidato alla carica di premier. E’ la prima volta invece che gli elettori si possono scegliere il loro candidato alla carica di sindaco. E’ un fatto importante? E’l’espressione diretta di un coinvolgimento democratico? Oppure tutto inutile visto che in altre realtà la chiamata al voto preliminare non ha funzionato? Fate voi e decidete come meglio vi aggrada. Per quanto ci riguarda abbiamo seguito in modo asettico e speriamo professionalmente coretto, la “campagna elettorale” dei tre candidati che elencheremo in rigidissimo ordine alfabetico: Anna Maria Angileri, Alberto Di Girolamo e Luigi Giacalone. Partita un po’ in sordina si è trasformata in una competizione vera e propria. Tante belle parole e persino un po’di fair play. Bene, è giusto che non siano volate parole grosse, almeno pubblicamente. Tutti si sono spesi per spiegare il loro eventuale programma da contrapporre agli avversari nella corsa alla carica di primo cittadino. Non abbiamo colto sostanziali differenze. Ma forse è giusto così, si tratta di esponenti dello stesso partito. Allora, sempre che non piova a dirotto, gli elettori che vorranno recarsi nei seggi come dovrebbero scegliere? Non lo sappiamo, ma la formazione del consenso nella seconda Repubblica ormai priva di ideologie è molto variegata. C’è chi sceglie per simpatia, chi esprime la preferenza per affinità culturali, chi invece si lascia semplicemente consigliare. Chi infine guarda la storia dei singoli candidati. Voi naturalmente fate come volete. Noi, come è giusto in questi casi, non dobbiamo, possiamo ne vogliamo schierarci. Ma visto che siamo ormai fuori tempo massimo una cosa di queste primarie vogliamo dirla. Non abbiamo condiviso la decisione del gruppo dirigente locale di consentire il voto ai ragazzi dai sedici anni in su e ai cittadini stranieri, dopo una pre-registrazione che si è conclusa ieri. Da domani anche questi soggetti potranno decidere il candidato a sindaco del Pd. Poi però non avendone (per cittadinanza e per età) i requisiti richiesti, non potranno votarlo alle elezioni “vere”. Comunque, buon divertimento
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