Si è riunita oggi a Petrosino la commissione che dovrà ridelimitare i confini della spiaggia di Torrazza. In mattinata, i componenti si sono ritrovati presso l’aula consiliare “Vito Marino” per dare inizio ai lavori e tornare ad esaminare le cartografie di riferimento. Successivamente si sono spostati per un sopralluogo presso la spiaggia di Torrazza, da dove hanno cominciato a dare le prime indicazioni su quella che dovrà essere la nuova dividente demaniale, da cui emergerà con chiarezza il confine tra l’area pubblica e quella privata. A guidare i lavori, l’ingegnere Giuseppe Barone, che presiede la commissione in rappresentanza del Demanio Marittimo, mentre il geometra Cristoforo Maggio ne fa parte per conto del Genio Civile di Trapani. Presenti, per l’occasione, anche il comandante della Capitaneria di Porto di Marsala Raffaele Giardina, il dirigente dell’ufficio tecnico comunale Vito Laudicina e l’assessore Rocco Ingianni. Il prossimo passaggio prevede l’effettiva misurazione, che dovrà essere effettuata dal Comune. Dopo di che, si procederà al confronto con i privati frontisti, tra cui la Roof Garden dell’imprenditore Michele Licata.
“Soddisfatti per l’esito della giornata” si sono dichiarati Letizia Pipitone e Salvatore Sinatra, che hanno seguito i lavori della commissione in rappresentanza del circolo Marsala – Petrosino di Legambiente. All’inizio della mattinata, il sindaco Gaspare Giacalone ha a sua volta espresso parole di compiacimento per l’avvio delle attività della commissione: “Un passo importante, che aspettavamo da tre anni – ha dichiarato il primo cittadino petrosileno – e che ci consentirà di fare chiarezza su ciò che è pubblico e ciò che è privato”. Giacalone ha poi chiarito la posizione del Comune di Petrosino sull’ipotesi dell’esproprio dell’area: “Per noi è solo l’estrema ratio. Va detto comunque che la procedura di delimitazione lascerebbe fuori alcuni aspetti, tra cui la conduttura idrica presente. Se la commissione ci dirà che ricade su terreno privato, noi dovremo sanare questa situazione. Al di la di questo, noi ci siamo anche chiesti in questi anni anche come va gestita l’intera area. In questa logica rientra il progetto di rinaturalizzazione che stiamo portando avanti. In ogni caso, non spenderemo un centesimo per acquistare proprietà già pubblica”.
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