Mafia ed estorsioni: otto arresti tra Italia e Usa. Coinvolto il trapanese Salvatore Farina

Vincenzo Figlioli

Mafia ed estorsioni: otto arresti tra Italia e Usa. Coinvolto il trapanese Salvatore Farina

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giovedì 11 Dicembre 2014 - 11:45

IL VIDEO DELL’ARRESTO DI SALVATORE FARINA

La provincia di Trapani si conferma un’area strategica nei complessi equilibri della criminalità organizzata internazionale. Stamattina, infatti, la Polizia di Stato ha eseguito otto provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili di associazione per delinquere transnazionale, finalizzata alla tentata estorsione ed aggravata dalle modalità mafiose.
Tra questi Salvatore Farina, pregiudicato trapanese arrestato a Castellammare del Golfo e figlio di Ambrogio Farina, ritenuto uno dei boss più influenti di Cosa Nostra in Sicilia e imputato per l’omicidio del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto. Tra gli altri destinatari degli ordini di custodia cautelare – eseguiti tra Milano, Matera e New York – spiccano i nomi dell’italo-americano Francesco Palmeri, underboss dello storico capomafia newyorkese John Gambino, e di Giovanni Grillo. Quest’ultimo è stato arrestato all’aeroporto di Malpensa mentre era in procinto di lasciare l’Italia con un biglietto di sola andata per New York. In passato, era stato coinvolto nell’inchiesta “Onig”, che nel 1994, scoprì i cartelli criminali delle cosche calabresi Macrì, Costa e Commisso e delle famiglie mafiose di Trapani, Agrigento e Catania, dedite al traffico internazionale di stupefacenti, tra il Sud America, gli Stati Uniti e l’Italia. Proprio Grillo sarebbe il personaggio chiave del tentativo di estorsione per un milione di euro nei confronti di Lorenzo Marsilio, imprenditore lucano titolare della “Sudelettra”, azienda leader nel settore energetico che opera in Italia e all’estero.
I nomi che completano il quadro degli odierni provvedimenti sono quelli di Raffaele Valente, Michele Amabile, Francesco Vonella e Carlo Brillante, tutti già coinvolti nell’inchiesta “New Bridge” della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che con l’arresto di 26 soggetti consentì lo scorso febbraio di disarticolare un sodalizio mafioso operante tra Calabria e Stati Uniti, dedito al traffico internazionale di stupefacenti. 
L’operazione odierna conclude una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Potenza, condotta dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Matera, e si inserisce nell’ambito delle indagini avviate a margine dell’inchiesta New Bridge. 

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