C'era una volta l'Ato

Gaspare De Blasi

Io la penso così

C'era una volta l'Ato

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venerdì 14 Novembre 2014 - 16:56

Alzi la mano chi vorrebbe il pianerottolo davanti casa, la propria strada o il proprio quartiere sporco. Magari la porta davanti casa del vicino…ma quella è un’altra storia. Sono giorni di Tari. La tassa sui rifiuti che “salatamene” arriva nelle nostre case è stata aumentata del Consiglio comunale di Marsala. Avranno avuto i loro buoni motivi finanziari, però i cittadini che hanno le tasche vuote e le scatole piene, come faranno a pagarla? La colpa è, in ordine sparso e senza preferenza alcuna, del Massimo Consesso Civico; dell’amministrazione cittadina (delle ultime, va…) che non ha saputo operare in oculatezza e ha dovuto aumentare le tasse. Del Governo regionale che ha diminuito i trasferimenti che a  sua volta gli sono stati diminuiti da quello nazionale. Appunto Roma: ha decurtato le somme che di solito si assegnano alle regioni e ai comuni con la motivazione che gli Enti locali sono spreconi. Tutto vero ma quelli che pagano siamo alla  fine soltanto noi. Sarà qualunquismo? Forse, ma noi ci siamo stufati. Anche perché, come diceva un nostro anziano parente, a volte si può “piangere con un occhio”, ma, non so se ci capite, anche volendo con quello che rimane  aperto vediamo Marsala non certamente pulita. Nel frattempo ci sono diventate familiari le parole Ato, Srr, raccolta differenziata, porta a porta (stavamo per aggiungere senza Bruno Vespa, ma come battuta ci sembra banale), discarica a cielo aperto e via così raccogliendo. Poi ci si è messo anche il regolamento comunale che sembra non sia tanto chiaro. Infatti l’Aipa, che si occupa di emettere le bollette e di incassare, ha deciso, guarda caso mai una cosa a favore degli utenti, che chi paga la spazzatura in altro comune deve pagarla anche qui da noi. Mangi a Bologna perché lì studi o, caso rarissimo, lì hai trovato lavoro? Devi conferire la spazzatura anche nella tua città, dove i congiunti hanno la casa. Proponiamo che i ragazzi universitari fuori sede spediscano l’organico o la carta per posta, così i genitori possono conferirla nella loro città d’origine. E la carta (gli studenti malgrado le nuove tecnologie ne fanno ancora uso) e la plastica? Piano che le spedizioni hanno un costo e non c’entriamo più con il budget. Si mangino un bel quaderno e una bottiglia d’acqua, così attuano la spending review

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