Pubblica amministrazione, per la Cgil la riforma in discussione avrà effetti pesanti sulla provincia di Trapani

Vincenzo Figlioli

Pubblica amministrazione, per la Cgil la riforma in discussione avrà effetti pesanti sulla provincia di Trapani

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lunedì 06 Ottobre 2014 - 18:26

La riforma della pubblica amministrazione e le sue ricadute sul territorio sono state al centro dell’incontro tenutosi oggi al Complesso monumentale San Pietro di Marsala. Nell’occasione il sindacato, facendo riferimento al dibattito in corso a livello nazionale, è tornato ad auspicare una riforma della pubblica amministrazione nel segno di investimenti finalizzati anche a migliorare le professionalità del settore.

La riforma della pubblica amministrazione – ha detto il segretario della Fp Cgil Milazzo – non entra nel merito della disastrosa situazione in cui versano gli Enti pubblici, inoltre non migliora l’organizzazione nè lo status dei lavoratori”. Milazzo ha poi parlato delle principali vertenze del pubblico impiego trapanese analizzando la situazione dei lavoratori della società di multiservizi Megaservice dell’ex Provincia Regionale di Trapani e dei precari dell’Ente, dei dipendenti della Camera di commercio, del comparto sanità, delle forze dell’ordine, e dei precari dei Comuni del territorio che attendono di essere stabilizzati.

Il territorio trapanese – ha detto Milazzo – subirà con più incisività l’ennesimo attacco al lavoro pubblico. Questa provincia – ha detto – viene sorretta anche dai 4 mila precari che garantiscono servizi indispensabili. Non si può fare una riforma – ha concluso – senza tenere conto delle realtà di alcuni Enti e colpendo solo i lavoratori”.

Ci batteremo – ha detto il segretario generale della Cgil Filippo Cutrona – affinché le pubbliche amministrazioni stabilizzino tutti i precari. E’ quanto chiediamo ai Comuni e all’ex Provincia Regionale di Trapani dove è stata revocata in maniera illegittima una delibera che prevedeva la stabilizzazione di 123 lavoratori. Agli amministratori – ha concluso Cutrona – chiediamo il pieno utilizzo dei dipendenti pubblici evitando di nominare consulenti esterni che servono solo ad accrescere clientele politiche e posti di sottogoverno nelle pubbliche amministrazioni”.

Questa riforma – ha detto la segretaria generale nazionale della Fp Cgil Rossana Dettori – è fatta contro i cittadini, contro il lavoro, contro i servizi pubblici e contro le amministrazioni. Vorremmo che il premier Renzi facesse una riforma ascoltando prima le organizzazioni sindacali e gli Enti pubblici. Per quanto riguarda lo statuto dei lavoratori riteniamo che vada esteso e non certo ridotto”.

Il 25 ottobre – ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia Michele Pagliaro – scenderemo in piazza con una manifestazione nazionale che si terrà a Roma sui temi del lavoro, della dignità e dell’uguaglianza. Una risposta concreta rispetto alle politiche del Governo fatte di annunci e non di un reale progetto di sviluppo per il Paese”.

L’8 novembre è già in programma, sempre a Roma, una manifestazione nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil sul pubblico impiego.

Nel corso dell’iniziativa, oltre ai sindacalisti, hanno preso la parola anche un lavoratore precario, un rappresentante del Comune di Marsala, il manager dell’Asp Fabrizio De Nicola e il presidente dell’Ipab “Serraino Vulpitta” Antonio Sparaco.

 

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