Per ottimizzare le risorse disponibili e per rendere le banchine quanto più possibile fruibili per chi opera nel settore della pesca o, comunque, ha bisogno di utilizzare aree portuali, l’Ufficio circondariale marittimo marsalese diretto dal comandante Raffale Giardina ha creato le condizioni per migliorare l’operatività dei luoghi. Il primo passo è stata la pulizia ordinaria e straordinaria. Infatti, nelle scorse settimane, alcuni indisciplinati avevano gettato qui spazzatura e abbandonato rifiuti. Ma uno dei problemi più annosi riguardava l’esistenza di tre grossi pescherecci ormeggiati nel prolungamento del Molo Colombo e che da oltre dieci anni erano dismessi e inutilizzati. Anche se tutti erano stati bonificati, ossia erano stati privati di tracce di combustibili e olii dannosi per l’uomo e l’ambiente, era davvero difficoltoso toglierli, visto che non erano più muniti di motore funzionante. Il rischio era che, in futuro, potessero affondare, rendendo pericolose le manovre per altre imbarcazioni. Così, in via del tutto eccezionale, le due società armatrici, previa richiesta formulata presso gli uffici di iscrizione (Palermo Trapani), hanno allestito sul posto il cantiere finalizzato allo smantellamento e alla demolizione. Attività che sono attualmente in corso di svolgimento con il controllo della Capitaneria, da punto di vista della sicurezza sia portuale che della navigazione. A lavori completati saranno liberati oltre 50 metri di banchina che saranno utilizzati dai pescherecci attivi.
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