Voto di scambio: a giudizio Papania. Chieste le dimissioni di Bonventre

Vincenzo Figlioli

Voto di scambio: a giudizio Papania. Chieste le dimissioni di Bonventre

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domenica 04 Maggio 2014 - 13:41

L’ex senatore del Pd Nino Papania è stato rinviato a giudizio con l’accusa di voto di scambio. Il procuratore capo Marcello Viola ed il sostituto Rossana Penna, concluse le indagini preliminari, hanno disposto la citazione diretta a carico del politico alcamese e di altri sette soggetti: Massimiliano Ciccia, Filippo Di Gaetano, Giuseppe e Leonardo De Blasi, Davide Piccichè, Giovanni Renda e Leonardo Vicari.

La vicenda risale al 2012, durante l’ultima campagna elettorale per le elezioni amministrative, che vide Sebastiano Bonventre (sostenuto dal Pd) prevalere al ballottaggio sullo sfidante Niclo Solina per una manciata di voti. Secondo gli inquirenti, Papania avrebbe chiesto a due stretti collaboratori (Ciccia e Di Gaetano) e agli altri soggetti di adoperarsi per la compravendita elettorale. Ad ogni votante sarebbe toccata la “classica” banconota da cinquanta euro, mentre l’ex parlamentare avrebbe premiato i suoi mediatori, promettendo assunzioni presso l’Aimeri Ambiente.

La notizia, naturalmente, ha i suoi riflessi anche sul fronte politico. L’associazione Net Left è tornata a chiedere le dimissioni del sindaco di Alcamo Bonventre. Attraverso una nota inviata agli organi di stampa, il coordinatore regionale Luca Lecardane evidenzia che “il rinvio a giudizio dell’ex senatore del partito democratico Papania per voto di scambio alle amministrative del 2012 dovrebbe far riflettere il sindaco di Alcamo Bonventre e, in un paese normale  avrebbe scritto la parola fine a questa esperienza amministrativa”. Nel denunciare la decadenza politica e morale dell’amministrazione Bonventre, di cui già a novembre erano state chieste le dimissioni, l’associazione Net Left auspica che il comune di Alcamo si costituisca parte civile nel processo che avrà inizio il 7 ottobre, davanti al giudice monocratico Franco Messina. Nell’occasione, secondo quanto disposto dal procuratore Viola, potranno costituirsi parte civile tutti i 36 mila elettori alcamesi.

Lo scorso luglio, era stato il movimento Abc – in cui era candidato Solina – a chiedere le dimissioni di Bonventre. Il sindaco alcamese, in un primo momento era sembrato convinto a fare un passo indietro, presentando una lettera di dimissioni ritirata nel giro di poche ore.

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