L’evento dell’8 marzo, noto come “Giornata Internazionale della Donna” dovrebbe acquistare una nuova energia, altrimenti avrà sempre più negli anni la sorte di una festa commerciale di rango non diverso della Festa degli Innamorati, che ricorre il 14 febbraio. Energia in cui deve trasformarsi la rabbia per le devastanti violenze quotidiane che le donne subiscono in quelle parti del mondo dove ideologie religiose le hanno relegate ad un ruolo di non esistenza. Una per tutte, il brutale e non dimenticato assassinio .. Leggi l’articolo per intero su qds.it
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