Visita vitivinicola Portogallo: confronto internazionale per esperti siciliani
Marsala – Un gruppo di enologi, agronomi e imprenditori vitivinicoli siciliani ha recentemente partecipato a una visita vitivinicola in Portogallo, alla scoperta delle eccellenze produttive e delle tradizioni enologiche lusitane. Il viaggio studio, che ha toccato alcune delle realtà più rappresentative del settore, è stato organizzato in collaborazione con la Puleo S.p.A. di Marsala, la M.D.R. di Massimo D’Aguanno e la portoghese JPS Cork, leader nella produzione di tappi in sughero.
Questa visita vitivinicola in Portogallo ha permesso ai professionisti siciliani di entrare in contatto con sistemi produttivi differenti, confrontarsi su tecniche agronomiche e di cantina, e approfondire il valore della sostenibilità in ambito enologico.
Un progetto condiviso tra imprese e tecnici del settore
L’iniziativa nasce da un gruppo tecnico autonomo siciliano composto da enologi e agronomi impegnati a innovare il comparto vitivinicolo isolano. Grazie al sostegno logistico e tecnico della Puleo S.p.A., azienda marsalese attiva da oltre 50 anni nella produzione di impianti per la vinificazione, il viaggio ha assunto anche un’importante valenza industriale.
Durante la visita, alcuni produttori portoghesi hanno mostrato impianti realizzati proprio dalla Puleo, a conferma della riconosciuta qualità tecnologica made in Sicily.
Alla scoperta delle cantine del Douro
Le tappe principali del tour hanno interessato la Valle del Douro, cuore pulsante della viticoltura portoghese, celebre per il Vinho do Porto e per i suoi paesaggi spettacolari.
Le aziende visitate includono:
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Symington Family Estates (Porto)
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Quinta da Vacaria (Peso da Régua)
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Dorolandia (Loureiro)
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Santos & Seixo (Medrões)
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Alves de Sousa (Santa Marta De Penaguião)
Queste strutture, diverse tra loro per metodo produttivo e filosofia aziendale, hanno permesso un confronto tecnico diretto su potature, impianti, rese, tecniche di vinificazione e sistemi di invecchiamento.
Il Portogallo e il sughero: un patrimonio da proteggere
Il programma ha incluso anche una visita agli stabilimenti JPS Cork a Rio Meão, una delle più importanti aziende mondiali nella lavorazione del sughero. L’incontro ha approfondito l’importanza ambientale e culturale delle quercie da sughero, che coprono vaste aree del territorio lusitano.
Il Portogallo produce circa il 50% del sughero mondiale e ha fatto di questo materiale un simbolo nazionale di sostenibilità. Le cortecce, raccolte a mano ogni nove anni, non danneggiano le piante e rappresentano un esempio virtuoso di economia circolare.
La Valle del Douro e la viticoltura eroica
Con oltre 46.000 ettari coltivati a vite, la Valle del Douro è una delle aree più affascinanti e impegnative d’Europa. I costi d’impianto possono superare i 25.000 euro per ettaro, mentre la vendemmia viene ancora effettuata manualmente a causa della complessità del territorio.
Qui, i sistemi di allevamento come il Guyot e il Cordone Speronato vengono adattati alla conformazione del terreno, rendendo la gestione agricola un’attività quasi artigianale. L’area è anche patrimonio Unesco, grazie alla perfetta armonia tra uomo e natura.
Tecniche e vitigni unici al mondo
Durante la visita vitivinicola in Portogallo, gli esperti siciliani hanno approfondito l’uso di vitigni autoctoni e le particolarità climatiche della regione. I bianchi più rappresentativi sono prodotti con uve come Alvarinho, Arinto e Loureiro, noti per l’aromaticità e la freschezza.
Tra i rossi spiccano Touriga Nacional, Tinta Roriz (Tempranillo) e Tinta Barroca, alla base della struttura e complessità dei famosi vini Porto, insieme a varietà meno conosciute ma di grande potenziale.
La produzione del vino Porto: un capolavoro di tecnica
Il vino Porto, simbolo del Portogallo, viene prodotto con una fermentazione interrotta dall’aggiunta di acquavite (aguardente), che consente di mantenere zuccheri residui e aumentare il grado alcolico. Successivamente, il vino viene invecchiato in legno o acciaio, a seconda dello stile.
Tra le principali tipologie si distinguono:
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Ruby: giovane, fruttato, rosso intenso
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Tawny: invecchiato, con note di frutta secca
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Vintage: prodotto nelle migliori annate
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Colheita: da una sola vendemmia, invecchiato in botte
Ogni stile racconta una storia, riflette un’annata e rappresenta un’eccellenza del patrimonio enologico mondiale.
Il valore del confronto per la Sicilia
Oltre alla parte tecnica, la visita vitivinicola in Portogallo ha offerto momenti di confronto umano, culturale e professionale. La partecipazione di aziende siciliane come Puleo S.p.A. e di esperti del territorio ha permesso di rappresentare la Sicilia nel dialogo europeo sulla viticoltura di qualità.
La visita al Giardino Botanico Tropicale di Belém, a Lisbona, ha chiuso l’esperienza offrendo una riflessione sulla biodiversità e sull’importanza della formazione scientifica.
Complimenti agli organizzatori per questo viaggio di conoscenza, innovazione e orgoglio professionale.
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