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Restauro Velasco e Veglia di San Vito: la Diocesi di Mazara si racconta

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venerdì 13 giugno 2025 - 11:00

Diocesi di Mazara celebra arte e devozione

Mazara del ValloDiocesi di Mazara al centro della scena culturale e spirituale: la tela del Velasco è di nuovo visibile in Cattedrale e la comunità si prepara alla veglia di preghiera per San Vito. Due eventi ravvicinati, distinti ma complementari, mostrano come la Diocesi di Mazara sappia coniugare tutela del patrimonio artistico e partecipazione popolare alla vita di fede.

Il ritorno della tela di Velasco

La grande tela raffigurante i santi Vito, Modesto e Crescenzia, capolavoro del pittore palermitano Giuseppe Velasco, torna a splendere nella prima cappella a sinistra della Cattedrale, dove riposa il vescovo emerito Emanuele Catarinicchia. L’intervento di restauro, curato da Rosalia Teri, ha permesso di rinvenire la firma dell’artista, cancellata dal tempo e dalle ossidazioni della vernice. Ora i colori si mostrano brillanti e le crettature sono state stabilizzate, restituendo armonia alle figure di Vito, Modesto e Crescenzia.

Restauro e scoperta della firma

Durante il restauro, l’equipe ha notato che le velature di colore bruno si erano raggrumate in minuscoli rilievi materici, specie sui volti di Modesto e Crescenzia. L’artista, probabilmente impaziente, non attese la completa essiccazione dell’olio prima di stendere i velatini finali. La restauratrice ha consolidato la pellicola, rimosso i depositi e ricostruito il telaio. «Quando la tela è tornata in sede – racconta Teri – la sorpresa più grande è stata scoprire la firma originale di Velasco, che rende il dipinto ancor più prezioso». Un dettaglio che arricchisce la storia artistica della Diocesi di Mazara e invita studiosi e turisti a visitare la Cattedrale.

Veglia per San Vito al Santuario

Sabato 14 giugno, alle 21, il Santuario diocesano San Vito a mare ospiterà la tradizionale veglia di preghiera vigiliare della solennità liturgica di San Vito, patrono della città. L’iniziativa, promossa dalla Forania di Mazara del Vallo, intende coinvolgere giovani, confraternite e famiglie in una notte di lodi, canti e meditazioni sul martire vissuto nel III secolo. Il rettore del Santuario sottolinea che la celebrazione “vuole illuminare la fede quotidiana con la testimonianza di Vito, ragazzo che scelse Cristo nonostante le persecuzioni”.

Tradizione e spiritualità condivisa

La correlazione tra la tela restaurata e la festa patronale non è casuale. San Vito, raffigurato nel dipinto, rappresenta il legame identitario più forte della città con la propria cattedrale e con il Santuario a mare. Visitare l’opera restaurata e partecipare alla veglia crea un percorso unitario: bellezza artistica e devozione convergono, offrendo a fedeli e visitatori un’esperienza completa. Inoltre, il comitato festa ricorderà come il culto di San Vito a Mazara abbia origini antiche, risalenti alla traslazione delle reliquie nel Medioevo, e continui oggi con la processione marittima del 15 giugno.

Prossimi passi della Diocesi di Mazara

La ricollocazione della tela ha richiesto adeguamenti microclimatici nella cappella, mentre altri restauri sono già in programma. L’ufficio beni culturali diocesano prevede, entro l’autunno, interventi su cornici lignee e tele minori grazie al sostegno dell’8 per 1000 CEI. Parallelamente, la Pastorale giovanile lancerà un percorso laboratoriale per spiegare ai ragazzi come arte, storia e fede si intreccino nel presente. Così la Diocesi di Mazara consolida il suo impegno, coinvolgendo la comunità in iniziative innovative che varcano i confini parrocchiali.

Una sinergia tra arte e fede

Il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ha invitato tutti a “proteggere e valorizzare i tesori affidati alle nostre mani, perché parlano della nostra identità”. Le due iniziative – restauro e veglia – dimostrano che un territorio cresce quando unisce bellezza e testimonianza. Non a caso, gli organizzatori prevedono flussi turistici maggiori nel weekend della festa, con visite guidate coordinate tra Cattedrale, Santuario e Museo diocesano. Per i restauratori, la tela del Velasco diventerà un caso di studio; per i fedeli, un motivo in più per sentirsi parte di una storia millenaria.

tela Velasco restaurata nella Cattedrale di Mazara

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