Drone ambulanza per le emergenze: Trapani prima provincia siciliana
Trapani – È stato firmato al porto di Palermo il primo protocollo in Sicilia per l’utilizzo del drone ambulanza nelle emergenze sanitarie. L’iniziativa, promossa dall’ASP di Trapani, mira a ridurre drasticamente i tempi d’intervento nei luoghi più difficili da raggiungere, grazie alla collaborazione con Croce Rossa, Rotary e il sistema 118.
Un’alleanza per soccorrere ovunque
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani è la prima in Sicilia ad adottare questa innovazione. L’accordo, siglato insieme al Distretto 2110 del Rotary International, alla Croce Rossa Italiana regionale, al Comune di Palermo e alla centrale operativa del 118, prevede l’utilizzo di droni per portare soccorso nelle aree più isolate del territorio.
I droni saranno impiegati per trasportare in tempi rapidissimi defibrillatori e kit di pronto soccorso direttamente sul luogo in cui si è verificata un’emergenza. Anche quando le strade di accesso sono impervie, interrotte o inesistenti, il volo sarà in grado di raggiungere il paziente.
Una nuova frontiera per il soccorso
Il progetto del drone ambulanza rappresenta un passo avanti fondamentale nella gestione delle maxi emergenze, e l’ASP Trapani ne è pienamente convinta. Non a caso ha investito risorse e capitale umano per essere apripista di questa rivoluzione nella sanità pubblica.
A rappresentare l’azienda, in occasione della firma, c’era Mario Minore, referente aziendale per le “Maxi Emergenze” e direttore della UOC Coordinamento Interaziendale delle pandemie, insieme a Giovanni Barone, dirigente della Professione Infermieristica per l’area territoriale.
Minore ha firmato il protocollo su delega del direttore amministrativo Danilo Palazzolo, sostenendo pubblicamente il progetto come strategico per il futuro della sanità territoriale.
Simulazione in tempo reale al porto di Palermo
Dopo la firma del protocollo, si è tenuta una simulazione operativa al molo trapezoidale del porto di Palermo. In occasione dell’esercitazione è stata effettuata una chiamata al numero unico di emergenza 112.
Il sistema ha immediatamente attivato l’intervento dei soccorritori. Il drone ambulanza è decollato e ha sorvolato l’area fino a raggiungere il punto stabilito. Il volo è stato eseguito da Michele Cervellione della “Southdrone” con il supporto di Claudio Cavalli, ex pilota militare e civile, e Luigi Inzerilli, già comandante Alitalia e istruttore di volo.
Il risultato? Tempi di arrivo drasticamente ridotti rispetto a qualsiasi ambulanza tradizionale, con la possibilità di prestare il primo soccorso in pochi minuti.
Un defibrillatore che vola
Il drone ambulanza può trasportare strumenti fondamentali per salvare la vita. Durante la dimostrazione, è stato evidenziato come il drone possa recapitare in pochi secondi un defibrillatore automatico sul luogo dell’emergenza.
Oltre al defibrillatore, il mezzo è attrezzato per portare kit di pronto intervento e altri dispositivi di primo soccorso, a supporto dell’intervento umano che arriverà successivamente.
Questo tipo di supporto è particolarmente utile nelle aree montane, nelle isole minori, nei sentieri rurali, nei contesti cittadini ad alta densità o in zone dove il traffico è un ostacolo per l’arrivo dei mezzi tradizionali.
Collaborazione tra enti, tecnologia e territorio
L’iniziativa è frutto di una collaborazione concreta tra enti pubblici e privati. Il Comune di Palermo ha garantito il supporto logistico, mentre la Croce Rossa ha fornito la cornice di gestione dell’emergenza. Il Rotary ha sostenuto l’iniziativa con il proprio network e con una visione strategica legata all’innovazione nei servizi alla comunità.
L’ASP Trapani ha dimostrato ancora una volta di credere nell’innovazione applicata alla sanità pubblica, già protagonista durante la gestione pandemica per l’efficienza dei suoi interventi sul territorio.
Trapani prima in Sicilia, modello per l’Italia
Il protocollo siglato a Palermo rappresenta una svolta tecnologica per la sanità siciliana, ma anche un modello replicabile a livello nazionale. Ridurre i tempi di intervento nei primi minuti dopo un arresto cardiaco, ad esempio, può fare la differenza tra la vita e la morte.
Per questo motivo, il progetto del drone ambulanza è destinato a espandersi nei prossimi mesi, coinvolgendo nuovi territori e potenziando le centrali operative del 118 con strumenti innovativi di intervento rapido.
Complimenti all’ASP Trapani, al Rotary, alla Croce Rossa e a tutti gli operatori coinvolti per un’iniziativa che guarda al futuro della sanità pubblica con serietà, concretezza e visione.
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Informazioni sulla Croce Rossa Italiana – Comitato Sicilia