INCENDIO DOLOSO A MAZARA: PREGIUDICATO ARRESTATO DALLA POLIZIA
Mazara del Vallo – Un grave episodio di incendio doloso a Mazara ha portato all’arresto di un uomo già noto alle forze dell’ordine, accusato di aver appiccato il fuoco all’interno dell’abitazione della sua ex fidanzata. L’incendio, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 aprile, ha causato ingenti danni all’appartamento, ma per fortuna non ha coinvolto persone, grazie all’assenza della donna in quel momento. L’uomo è stato arrestato il 28 aprile dalla Polizia di Stato, che ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Marsala.
Indagini meticolose dopo l’incendio: decisivo l’intervento della Polizia
L’intera vicenda ha avuto inizio quando, nella notte del 24 aprile, i Vigili del Fuoco sono intervenuti in un’abitazione a Mazara del Vallo per domare un incendio che si era propagato all’interno di un appartamento. In un primo momento, il rogo sembrava di natura accidentale e non si registravano fortunatamente feriti. Tuttavia, l’assenza dell’inquilina e il rapido intervento dei soccorsi avevano impedito danni più gravi.
Il giorno seguente, la donna – ignara dell’accaduto – è stata avvisata da una vicina e si è recata presso gli uffici del Commissariato di Polizia per denunciare quanto appreso. Rientrata in casa, ha notato la presenza di oggetti sconosciuti tra le macerie, tra cui un’ascia, una scarpa da uomo bruciata e una bottiglietta danneggiata. Elementi che l’hanno indotta a pensare a un gesto doloso compiuto dal suo ex compagno.
Incendio doloso a Mazara: i sospetti sull’ex compagno
La donna ha riferito di aver interrotto la relazione con l’uomo circa dieci giorni prima dell’accaduto e di essere partita per un viaggio già programmato. L’ex compagno era a conoscenza del suo rientro previsto per la sera del 23 aprile. Tuttavia, stanca dal viaggio, la donna ha deciso di dormire dal suo ex marito, insieme al figlio, evitando inconsapevolmente una possibile tragedia.
Gli elementi riferiti dalla vittima sono stati ritenuti attendibili dagli agenti, che hanno avviato una tempestiva attività investigativa. Il personale della polizia scientifica ha effettuato un sopralluogo accurato nell’abitazione incendiata, documentando quanto rinvenuto e prelevando prove utili all’indagine.
Le telecamere di videosorveglianza incastrano l’autore
Grazie alla collaborazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, gli agenti hanno acquisito tutte le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Dall’attenta analisi dei filmati è emerso che l’uomo si era introdotto nei pressi dell’abitazione adottando diverse precauzioni per non essere riconosciuto.
In particolare, è stato visto cambiare abbigliamento lungo il percorso e coprirsi il volto con un cappuccio, chinandosi quando passava davanti alle telecamere. Una strategia accuratamente studiata per eludere l’identificazione, ma che non ha impedito agli investigatori di riconoscerlo e ricostruire l’intera dinamica.
Le immagini, incrociate con altri elementi raccolti, hanno permesso di confermare che l’uomo era l’autore dell’incendio doloso a Mazara, rendendo così possibile l’emissione di un provvedimento restrittivo nei suoi confronti.
Custodia cautelare in carcere per il pregiudicato
Alla luce delle risultanze investigative, il GIP del Tribunale di Marsala ha accolto la richiesta della Procura, disponendo la custodia cautelare in carcere per l’indagato. La Polizia di Stato ha eseguito l’arresto il 28 aprile, dando così esecuzione al provvedimento.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, è ora detenuto presso la casa circondariale, in attesa degli ulteriori sviluppi del procedimento. L’accusa a suo carico è grave e comprende l’incendio doloso aggravato, con l’aggravante della relazione pregressa con la vittima.
Un caso che riapre il dibattito sulla violenza relazionale
Il caso dell’incendio doloso a Mazara si inserisce in un quadro purtroppo diffuso di episodi di violenza legati alla fine di relazioni sentimentali. Fortunatamente, in questo caso specifico, non si sono verificate conseguenze fisiche per la donna, ma l’intento appare chiaro: l’uomo pensava di trovarla in casa quella notte.
Ancora una volta emerge quanto sia fondamentale che le segnalazioni e i sospetti delle vittime siano ascoltati con attenzione dalle forze dell’ordine. La tempestiva reazione della donna e il lavoro coordinato della Polizia e della Procura hanno evitato che l’episodio potesse trasformarsi in una tragedia.
Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che la vittima possa ora sentirsi finalmente al sicuro.
Leggi gli approfondimenti su Marsala Live