E’ dei giorni scorsi la decisione dell’Azienda Sanitaria di Trapani, che ha comunicato di voler stabilizzare parte del personale precario. Facendo seguito anche a tutta una serie di iniziative intraprese nei mesi scorsi, l’Asp di Trapani, a seguito della circolare diramata dall’Assessorato regionale alla Salute – che ha come obiettivo il contrasto al lavoro precario nella Sanità -, ha diramato un avviso pubblico in cui si invita il personale precario in possesso dei relativi titoli a partecipare alle procedure riservate alla stabilizzazione. Il bando che da più parti è stato salutato come elemento essenziale per cercare di eliminare, o quanto meno limitare, il nodo del precariato dell’Asp, presenta alcune criticità che sono state evidenziate dal sindacato delle professioni infermieristiche.
“Il bando – afferma il Nursind – appare di natura molto discrezionale, a nostro avviso è sbagliato attribuire 30 punti a previsto colloquio ed invece soltanto 10 agli eventuali titoli e all’esperienza”. Per i rappresentanti dei lavoratori del settore, occorrerebbe invertire il punteggio. “Se l’intendimento è quello di verificare il possesso di esperienze e competenze – afferma ancora la nota diffusa dal Nursind – ci appare eccessivo che il risultato rappresenti il 75% del punteggio utile per l’accesso alla graduatoria. Infatti esso diventerebbe un vero e proprio esame che andrebbe a valutare le conoscenze teorico-pratiche tipiche dei neolaureati”. Al sindacato replica l’Azienda Sanitaria di Trapani che ritiene che il bando sia stato “… formulato nel rispetto della regolamentazione aziendale sulla mobilità adottata dall’Azienda nel 2010. Inoltre l’avviso pubblico è stato fatto nel rispetto della disciplina vigente”.