Buone notizie per i viaggiatori e pendolari che potranno contare su un nuovo volo dall’Aeroporto Trapani- Birgi a quello di Milano Linate.
La Compagnia Alitalia infatti ha annunciato che, a partire dall’11 dicembre un aeromobile coprirà questa tratta. Sul sito della compagnia è già possibile acquistare i biglietti. Una vera boccata d’aria per l’aeroporto della provincia, in crisi per la cancellazione di molti voli Ryanair e attualmente chiuso per quattro settimane – per lavori di manutenzione della pista principale – sino appunto all’11 dicembre.
“L’aeroporto è in una situazione di crisi profonda” aveva detto il presidente del Consiglio d’amministrazione di Airgest Franco Giudice. Anche se prenderà il via il bando diretto alle compagnie aeree, grazie all’accordo di co-marketing siglato fra 13 comuni con il sostegno della Regione. Ma la stagione estiva è ormai compromessa. Di fatto, nella migliore delle ipotesi, ci vorrà un anno prima che l’aeroporto torni a regime, anche se i 17,7 milioni che andranno in gara rappresentano una somma tutto sommato esigua rispetto a quella auspicata per garantire a Birgi un numero di rotte adeguate al traffico passeggeri che si vorrebbe raggiungere.
Nel frattempo, i cittadini e gli operatori del settore turistico non stanno a guardare. E’ prevista per l’11 novembre una Manifestazione spontanea di protesta soprattutto contro la decisione del commissario straordinario Messineo di non far partecipare Trapani all’accordo di co-marketing.
“Il Comune di Trapani non può tirarsi indietro dall’accordo di Co-Marketing – affermano gli organizzatori – Seppur con un fondo di ragione, le argomentazioni del Commissario straordinario non sono condivisibili e non possono in ogni caso interrompere un processo di investimenti che i cittadini trapanesi portano avanti da 8 anni con sacrificio e speranza. Il Comune di Trapani deve fare la sua parte nell’accordo di Co-Marketing e bisogna che una delegazione di cittadini incontri il Commissario Messineo per spiegargli i tanti motivi per cui non è opportuno tirarsi indietro dal finanziare il bando. Per questo motivo dobbiamo tutti manifestare perché non ci saranno altre occasioni per farci sentire”.