Il “Garibaldi” di Marsala insiste per il trasferimento nei locali del vecchio Tribunale e chiede un incontro al sindaco

Vincenzo Figlioli

Il “Garibaldi” di Marsala insiste per il trasferimento nei locali del vecchio Tribunale e chiede un incontro al sindaco

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giovedì 26 Ottobre 2017 - 17:02

Dirigente, docenti, genitori e alunni: “Dispiaciuti di aver saputo delle sue intenzioni dalla stampa”

Dopo le prese di posizione del mondo politico e istituzionale marsalese, adesso è proprio l’ITET “Garibaldi” di Marsala a far sentire la propria voce a proposito del trasferimento della struttura in un’altra sede. Con una nota, sottoscritta dal Collegio docenti, dal Consiglio d’istituto e dall’assemblea degli studenti, la popolazione scolastica del Commerciale sottolinea di aver saputo solo attraverso gli organi di stampa della volontà del sindaco di trasferire nei locali del vecchio Tribunale di piazza Borsellino alcuni uffici comunali e non l’ITET (“come ci era stato assicurato in diverse occasioni”, si sottolinea nel documento”). “Ci dispiace molto – scrivo gli organi rappresentativi del “Garibaldi” – che il Sindaco non ha ritenuto opportuno informare personalmente gli alunni e le loro famiglie, la Dirigente, i docenti e il personale ATA; nonostante in diverse occasioni, proprio nel nostro Istituto aveva mostrato di sostenere le nostre ragioni. Ma quelle che più ci sembrano incomprensibili dal punto di vista logico, amministrativo ed economico sono le motivazioni addotte dal Sindaco”. A riguardo la nota fa riferimento a un parere della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo della Puglia, risalente al 15.12.2014: “la concessione in comodato di beni appartenenti al patrimonio disponibile del Comune ad altra amministrazione pubblica, per l’allocazione di uffici destinati alla erogazione diretta di servizi a favore della comunità insediata nel territorio, non è pregiudizievole per le finanze dell’ente, sia perché la proprietà del bene rimane all’ente, sia perché l’operazione è finalizzata alla tutela dell’interesse pubblico della comunità locale alla fruizione di un servizio, avvantaggiata dal mantenimento sul territorio degli uffici relativi”. Alla luce di ciò, Consiglio d’istituto, Collegio docenti e assemblea degli studenti dell’ITET sottolineano che “tutti quelli che asseriscono che il Comune non può dare i locali alla Provincia, o ignorano le procedure amministrative oppure sono in malafede”.

Sulla possibile costruzione di una nuova struttura scolastica in contrada Sappusi, la nota dell’ITET fa riferimento alla posizione espressa nei giorni scorsi dal Libero Consorzio di Trapani (“la costruzione di un nuovo edificio non è una strada percorribile in quanto troppo oneroso per il bilancio”), che ha ribadito d’altra parte la propria disponibilità a intervenire economicamente per l’adeguamento ad uso scolastico dei locali dell’ex Tribunale nel caso in cui il Comune decidesse di darlo in concessione all’ex Provincia per allocarvi la sede del “Garibaldi”: “per cui – si sottolinea ancora nella nota dell’ITET – non ci sarebbe alcuna spesa da affrontare per il Comune di Marsala”. Nel ricordare che da 38 anni le amministrazioni provinciali avvicendatesi hanno consentito il pagamento di “un onerosissimo affitto” (300.000 € l’anno), che continua tuttora ad essere corrisposto al privato, gli organi rappresentativi del Commerciale suggeriscono al Comune di trasferire nei locali comunali di via Fici gli uffici periferici municipali che si vorrebbero spostare presso il vecchio Tribunale. Si evidenzia altresì che “la scelta di non trasferire l’ITET nell’attuale sede del Tribunale comporterà un aggravio di costi per la collettività di circa 10 milioni di euro nei prossimi 5 anni” e per tale ragione gli organi rappresentativi dell’istituto hanno “ritenuto doveroso informare il Prefetto e la Corte dei Conti”. Infine si lamenta la mancata trasparenza in merito ad incontri tra le istituzioni in cui si è discusso del futuro dell’ITET senza informare l’istituto parte in causa. Alla luce di ciò, i suddetti organi di rappresentanza hanno approvato all’unanimità tre delibere in cui chiedono al sindaco di incontrare al più presto una delegazione composta dalla dirigente, dagli alunni, i docenti e i genitori, insieme al Commissario del Libero Consorzio e al presidente del Consiglio comunale allo scopo di trovare una soluzione condivisa.

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