Marsala: bimba ceduta da una madre ad una giovane coppia, tre arresti

redazione

Marsala: bimba ceduta da una madre ad una giovane coppia, tre arresti

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mercoledì 26 Luglio 2017 - 17:15

Una giovane coppia senza figli e una madre – tutti di Marsala – sono stati arrestati con la pesante accusa di “Alterazione dello stato civile di una neonata mediante falsa attestazione di paternità” reato contestato in concorso. Gli arresti – i tre al momento si trovano ai domiciliari con il braccialetto elettronico – sono stati operati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani in esecuzione di un ordine del Gip del Tribunale trapanese Caterina Brignone.

Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani hanno dato esecuzione alle suddette tre ordinanze di custodia cautelare. L’attività d’indagine, condotta dagli uomini del comando Provinciale Carabinieri di Trapani, ha consentito di ricostruire una triste vicenda che vede protagonisti una giovane coppia residente in provincia e una donna. Nello specifico i due coniugi, impossibilitati ad avere figli, nel dicembre dello scorso anno hanno avvicinato la donna, in attesa di una bimba ed in procinto di partorire, proponendole di cedere loro la nascitura.

Al momento della nascita l’uomo e la madre naturale della bimba si sono poi recati presso l’ufficio anagrafe territorialmente competente attestando falsamente che la bimba era loro figlia, nata da un rapporto extraconiugale dell’uomo.

Gli accertamenti eseguiti dagli investigatori, avvalorati dalle risultanze emerse dalle intercettazioni eseguite, hanno consentito di appurare che i coniugi avevano interrotto immotivatamente un percorso formativo avviato presso un consultorio di un presidio ospedaliero locale e finalizzato all’adozione di un bambino e avevano invece accolto con loro, per l’appunto, la bimba nata dalla presunta relazione extraconiugale del marito.

Le successive acquisizioni di testimonianze sia del personale medico che degli assistenti sociali che seguivano la coppia, corroborate dagli esami del DNA eseguiti dai Carabinieri del RIS di Messina, hanno permesso di accertare che la bimba era effettivamente figlia della madre naturale ma non dell’ uomo della coppia il quale, d’intesa con la moglie, aveva per concordato di accogliere la neonata con l’intento di realizzare il loro desiderio comune.

Sulla vicenda è stato possibile fare piena luce sia grazie alla costante opera di monitoraggio delle fasce più deboli effettuata dagli uomini dell’Arma nei grandi centri così come nelle piccole realtà sia grazie alla coscienza di alcuni operatori del comparto socio-sanitario, giustamente attenti a tutelare in primis i diritti dei minori.

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