Mancano pochi giorni alle elezioni amministrative dell’11 giugno che decideranno le sorti delle future amministrazioni delle città di Trapani, Erice e Petrosino. Abbiamo incontrato Marcello Maltese, architetto, candidato a Sindaco di Trapani del Movimento 5 Stelle:
Come mai ha deciso di candidarsi a sindaco di Trapani con il Movimento 5 Stelle?
E’ stato un percorso lungo, già collaboravo con il Movimento 5 Stelle, ho fornito un contributo da esterno per la formazione del programma. Pian piano mi sono impegnato sempre di più negli incontri e in maniera anche naturale mi è stato chiesto un impegno maggiore. Inizialmente non ho risposto subito perché, pur essendo stato da sempre impegnato in enti e associazioni, non mi ero mai impegnato nella politica attiva. Quando ho capito che con il gruppo di lavoro potevo condividere un cammino costruttivo ho detto si. E poi questa candidatura è stata confermata da una consultazione informale degli iscritti al Meetup.
Lei ha partecipato anche alla realizzazione del progetto di candidatura dell’UCEE a “Capitale italiana della cultura 2018”, che esperienza è stata?
Ho partecipato come segretario della Fondazione (Fondazione Architetti nel Mediterraneo di Trapani “Francesco La Grassa”, ndr), insieme al presidente e a tutte le associazioni che hanno aderito. Abbiamo preso parte a questa interessante esperienza positiva che ci ha permesso soprattutto di capire l’importanza di fare rete: far sedere allo stesso tavolo istituzioni, enti e associazioni è assolutamente prioritario per portare avanti qualsiasi tipo di programmazione. Da soli non si va da nessuna parte, insieme diventiamo più forti e competitivi.
Ieri avete accolto Grillo, che sembrava non conoscervi. Avete avuto modo di incontrarvi a margine del comizio? Vi ha dato qualche consiglio?
Si non ci conoscevamo e ha fatto bene a segnalare la cosa, perché il Movimento viene spesso accusato di avere un capo unico, che muove le fila di tutto. Io non avevo mai visto di persona Beppe Grillo, ma siamo contenti del fatto che sia venuto a Trapani, perché oltre ad aver testimoniato un interessamento da parte dei vertici del Movimento per il lavoro che stiamo facendo e per il programma che è stato portato avanti – cosa che ci fa capire che stiamo facendo bene – da semplice cittadino dico che è stato un momento di informazione importante, ieri credo che ognuno di noi abbia potuto carpire nuovi stimoli e spunti da quell’ora passata insieme a lui.
E a proposito di ciò che ha detto Grillo sugli altri candidati…(potete scegliere fra il ‘socialmente pericoloso’ e il ‘corrotto’ cosa votate?”) Che ne pensa lei delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Fazio e D’Alì?
Tutto sommato Grillo si è tenuto sull’ironico, spiazzando anche alcuni presenti, che pensavano che entrasse a gamba tesa su quanto accaduto, invece ha trattato maggiormente temi di più ampio respiro. Per quanto riguarda la mia opinione sulle vicende giudiziarie, dico che abbiamo piena fiducia negli organi inquirenti e nei nostri concittadini. Abbiamo continuato la nostra campagna sui nostri programmi e non attaccando gli altri candidati, speriamo che questa cosa si risolva serenamente. C’è da dire che il Movimento 5 Stelle ha posto dei paletti ben precisi sui candidati nelle sue liste che sono: assoluta pulizia della fedina penale, il non avere procedimenti in corso, non essere iscritto a logge massoniche. Quindi noi abbiamo costruito sin dall’inizio una barca che non aveva falle… devono essere gli altri a preoccuparsi dei loro problemi giudiziari. Detto questo mi auguro che Fazio e D’Alì risolvano in maniera netta e pulita i loro problemi con gli organi inquirenti e dimostrino la loro estraneità ai fatti.
Come si passa dai cumuli di rifiuti indifferenziati nelle strade all’obiettivo “rifiuti zero”, proposto nel programma?
Nelle ultime settimane abbiamo vissuto una vera e propria emergenza, dovuta ad anni di mancati investimenti sulla differenziata che invece erano necessari, con evidenti costi e sanzioni che gravano sulle casse comunali. Come si risolve? Lavorando bene sulla differenziata porta a porta come hanno fatto altre amministrazioni, che nel giro di pochi mesi sono riuscite ad arrivare ad ottime percentuali di rifiuti differenziati. La raccolta porta a porta si fa informando bene i cittadini, l’amministrazione attuale ha fatto un esperimento, ma senza informare – formare bene i cittadini. Noi investiremo risorse ed energie per far si che tutto funzioni, a partire da una adeguata comunicazione, formazione e informazione.
Nei programmi degli altri candidati si parla di Grandi Opere, cosa secondo la vostra idea di città va realisticamente mutato?
Accanto all’amministrazione ordinaria e della riorganizzazione di ciò che non funziona – oltre alla differenziata penso ai trasporti, al mercato del pesce, al piano del verde… – c’è un altro livello, quello della visione strategica, legata allo sviluppo della città anche in senso turistico. Lì abbiamo in mente progetti pilota per esempio per la modifica della litoranea nord, che deve essere riorganizzata a partire dalle sue qualità ambientali, mettendo mano alla pulizia dell’arenile, agli scarichi fognari, alla riorganizzazione della pista ciclabile, alla presenza di attività ricettive… Una modifica urbanistica che verrà attuata attraverso concorsi di idee che riteniamo fondamentali per acquisire la progettualità e arrivare a bandi di finanziamento europei. Ci sono altre zone strategicamente importanti come il litorale sud, la connessione lenta e sostenibile – anche mediante le ciclabili – tramite il territorio di Trapani, le Saline, la spiaggia di Marausa, e le aree agricole interne. E poi il tema del centro città, circa venti anni fa (1994-95) feci una tesi di laurea sulla riqualificazione dell’are ferroviaria della città di Trapani, progetto che adesso il programma di D’Alì riprende… Quello che voglio dire è che sono 20 anni che i precedenti amministratori ci hanno ignorato. Adesso si ripropongono con i nostri progetti, dicendoci pure che non abbiamo esperienza…
Un tema molto dibattuto – in campagna elettorale – è quello dell’attenzione alle zone periferiche, cosa pensate di realizzare per frazioni e periferie?
La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di ascoltare. Siamo stati spesso nelle zone periferiche della città, luoghi in cui i trapanesi vivono, in questi luoghi bisogna affrontare l’emergenza dell’ordinario (fognature, trasporti e collegamenti, sistemazione spiagge, ecc.). Sui quartieri esterni della città c’è un ulteriore problema, quello del disagio sociale: parecchia gente vive al di sotto della soglia di povertà, si trova ai margini, come ha detto anche ieri Beppe Grillo si sente non considerata, come se non esistesse. A questo punto subentrano anche fenomeni di microcriminalità, di violenza, di disagio reale, che fa di queste persone anche una preda ideale delle mafie e della criminalità, Il M5S, anche a livello nazionale, ha puntato molto sul reddito di cittadinanza e noi lo abbiamo inserito come una delle prime misure da adottare. Inizialmente in via sperimentale, cosi come è stato fatto in altre amministrazioni come quella di Livorno, reperendo fondi dalle economie realizzate dall’amministrazione.
Legalità e trasparenza nelle istituzioni sono tematiche più che mai attuali. Cosa garantisce il M5S ai cittadini?
Il Movimento 5 Stelle costituisce una garanzia di per sé, con i paletti iniziali imposti ai candidati di cui abbiamo parlato prima. Nel programma abbiamo inserito, oltre ad un’amministrazione trasparente, anche il fatto che ci costituiremo parte civile in ogni processo per corruzione o per mafia all’interno delle amministrazioni. Per noi il tema legalità è fondamentale non solo per la legalità in sé, che è già un valore, ma anche per il semplice fatto di essere sicuri di poter operare per il bene collettivo che è la stella polare del nostro percorso.
C’è chi punta su esperienze decennali in ruoli politici e amministrativi per “risollevare” le sorti di Trapani. Lei che ne pensa in proposto?
Il fatto che negli ultimi giorni si cominci a puntare a critiche sulla “nostra ipotetica mancanza di esperienza” ci fa capire che chi ha i numeri in mano si è accorto che il M5S è avanti nei sondaggi e allora cerca di attaccarci in altro modo, visto che i precedenti metodi non hanno funzionato. Se l’esperienza è quella della vecchia politica all’interno delle amministrazioni, la bravura nel dividersi il potere e gli affari nel territorio trapanese, benissimo, noi siamo contenti di non avere quel tipo di esperienza. Devo dire inoltre che i candidati a sindaco e consigliere del M5S di Trapani ed Erice non sono così manchevoli di esperienze, molti di loro in passato hanno lavorato e dato il proprio contributo ad associazioni e amministrazioni enti anche ministeriali, e quindi sanno già come funziona la macchina amministrativa.