Qualche tempo fa ci eravamo occupati di una vicenda che riguardava la mancanza di fondi (e sai che novità…) che impediva alle scuole marsalesi di recarsi in giro per la città con gli autobus gratuitamente in gite d’istruzione. Non avremmo ripreso l’argomento se una notizia “particolare” ieri non ci avesse “raggiunto”. Ora professori e maestri dovranno non solo controllare i ragazzi, ma anche i conducenti degli autobus e l’idoneità dei veicoli prima di partire per una gita. Così dice il dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del ministero dell’Istruzione con una circolare diretta a tutti gli uffici periferici e a ogni dirigente scolastico. Voi direte: tanto soldi non ce ne sono, quindi si tratta soltanto di retorica. Le classi rimarranno dentro. Ma noi vogliamo riportare uno stralcio di quanto scritto da Roma, da quelli della “Buona Scuola” per intenderci: “Si invita a porre particolare attenzione, da parte dei dirigenti scolastici e degli organizzatori, sia nella fase di organizzazione delle visite d’istruzione che durante il viaggio, su taluni aspetti relativi alle scelte delle aziende cui affidare il servizio di trasporto, verificando quindi l’idoneità e condotta del conducente, l’idoneità del veicolo e le altre misure di sicurezza”. E poi continuando: “Nel corso del viaggio gli accompagnatori dovranno prestare attenzione al fatto che il conducente di un autobus non può assumere sostanze stupefacenti, psicofarmaci né bevande alcoliche, neppure in modica quantità. Durante la guida egli non può far uso di apparecchi telefonici o usare cuffie sonore, salvo apparecchi a viva voce o dotati di auricolare”. Non solo, sempre secondo quelli della “Buona Scuola”, i docenti dovranno improvvisarsi anche esperti di meccanica: “In maniera empirica – spiegano – si dovrà prestare attenzione alle caratteristiche costruttive, funzionali e ad alcuni importanti dispositivi di equipaggiamento: l’usura pneumatici, l’efficienza dei dispositivi visivi, di illuminazione, dei retrovisori. Le cinture di sicurezza i passeggeri devono utilizzarle e devono essere informati, mediante cartelli – pittogrammi o sistemi audio visivi, di tale obbligo. Se il mancato uso riguarda un minore ne risponde il conducente o chi è tenuto alla sua sorveglianza, qualora si trovi a bordo del veicolo”. Se non fosse una cosa seria diremmo che secondo il ministro Stefania Giannini, gli insegnati dovranno trasformarsi in gommisti, meccanici e medici. E se per caso una gomma è fuori norma (o liscia come si direbbe da noi)? O peggio, se durante il viaggio un conducente si accende una canna? Che faranno le maestre? Torniamo seri che è meglio: per completare l’informazione sul ministero della “Buona Scuola” vogliamo formulare i migliori auguri al sottosegretario alla Pubblica Istruzione. Ieri infatti, Davide Faraone, si è laureato a Palermo in Scienze politiche. Vorremmo, noi che nulla abbiamo mai chiesto, che i nostri lettori si unissero ai complimenti al neo dottore.
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