“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali”. Così recita la Costituzione italiana, sul cui rispetto giurano i sindaci di tutte le città italiane. Piaccia o no, anche un musulmano, un indiano o un rumeno, hanno diritto a pregare, a vivere le loro tradizioni e la loro cultura. Anche a Pontoglio, ridente (?) cittadina, come si usa dire in questi casi, in provincia di Brescia. All’ingresso del paese il sindaco leghista Alessandro Seghezzi, ha collocato una informazione stradale (un cartello, insomma) su cui appare sotto il nome della città la scritta: “Paese a cultura occidentale cristiana e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene”. Il sindaco è stato eletto a capo di una lista di centro destra. Ora noi vorremmo sapere che ne pensano delle cosa i dirigenti, anche i nostri, quelli locali, di Forza Italia. Vorremmo poi capire che vuole fare il ministro degli Interni, il siciliano di centro destra (ma attualmente alleato con la sinistra) Angelino Alfano. Ha richiamato il sindaco al rispetto della costituzione? O non ha tempo perché impegnato a propagandare l’idea del Ponte sullo Stretto? E quel sant’uomo del vescovo di Brescia che ne pensa del versetto riportato sul vangelo di Matteo (Mt 25-35) in cui si attribuisce a Gesù (non ad uno qualunque) la frase: “Ero straniero e mi avete accolto”? Non sarebbe il caso che impartisse l’ordine al parroco della città di ricordarlo nelle omelie domenicali? Ecco perché il termine “ridente” in riferimento alla cittadina non è appropriato: che avranno da ridere i pontogliesi, si chiamano così ci siamo informati, con un un sindaco del genere? Approfittiamo di queste nostre note per inviare gli auguri a tutti, ma in modo particolare a don Enrico D’Ambrosio, parroco di Cenate di Sotto (a due passi da Pontoglio, guarda tu…), sacerdote, scusate la citazione personale, che conosciamo da anni. Lo preghiamo di estendere i nostri auguri ai 5 richiedenti asilo africani che in questi giorni ha accolto a casa sua
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