Un pregiudicato marsalese è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marsala per una rapina al supermercato Tuodì di via Messina e Orlando. Le testimonianze e le telecamere di sicurezza del locale hanno condotto i militari verso l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per altri reati. Si tratta del 43enne Gugliemo Barretta, sorvegliato speciale di P.S., in applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Marsala per il reato rapina aggravata. Il reato è stato commesso lo scorso 10 ottobre, quando l’uomo, con il volto travisato da un passamontagna e un casco, è entrato all’interno del supermercato intimando con un’arma i cassieri di consegnare tutto il ricavato della giornata. Il fatto è avvenuto poco prima della chiusura pomeridiana. Messo a segno il colpo, il malvivente si è dileguato a bordo della sua moto, facendo perdere le sue tracce. I Carabinieri, immediatamente giunti sul posto, hanno effettuato i primi rilievi ed esaminato le immagini del sistema di videosorveglianza per ricostruire la dinamica dell’evento. Grazie anche ad alcuni testimoni, che avevano notato il colore celeste dello scooter, modello Scarabeo, i militari sono subito risaliti al pregiudicato Barretta. Inoltre, nel corso della perquisizione nell’abitazione, è stato notato il ciclomotore con il motore ancora caldo e, nel corso del controllo, Barretta si è dimostrato alquanto nervoso ed agitato. Questi ulteriori indizi emersi, hanno spinto i militari dell’Arma ad insistere su tale ipotesi investigativa. Qualche giorno dopo, infatti, una gazzella dei Carabinieri ha notato il Barretta nei pressi di corso Gramsci, proprio a bordo dello scooter celeste. E’ cominciato quindi l’inseguimento tra le strade del quartiere di Sappusi, che ha consentito di appurare che Barretta era senza patente motivo per cui veniva denunciato in stato di libertà e che il mezzo – intestato alla madre – risultava privo di copertura assicurativa e, pertanto, veniva sottoposto a sequestro. Provvedimento restrittivo emesso dall’A.G. lilybetana su richiesta della Procura della Repubblica, in virtù del quale due giorni fa l’uomo è stato tratto in arresto. Il malvivente, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Trapani.
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