Sbarcato a Marsala diventa il miglior pugile pesi werter: la storia di Akrem Aouina

redazione

Sbarcato a Marsala diventa il miglior pugile pesi werter: la storia di Akrem Aouina

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mercoledì 17 Dicembre 2025 - 07:51

Akrem Aouina è oggi uno dei nomi più rilevanti del pugilato italiano e internazionale nella categoria dei pesi welter. Campione mondiale Silver WBC e inserito tra i primi quindici pugili del ranking mondiale, rappresenta un caso unico nel panorama nazionale. La sua storia sportiva e umana, però, affonda le radici in un percorso complesso e segnato da sacrifici, che ha avuto uno dei suoi passaggi decisivi proprio a Marsala, città in cui è approdato nel 2016 al termine di un viaggio drammatico per mare. La sua storia è stata raccontata dal Corriere della Sera. Aouina è arrivato in Italia il 26 agosto 2016, sbarcando a Marsala dopo la traversata in mare dalla Tunisia, paese sconvolto dal caos seguito alla Primavera Araba. Cresciuto nel quartiere popolare di Kabaria, a sud di Tunisi, ha conosciuto fin da giovane la violenza e l’assenza di prospettive. In quel contesto la boxe nasce inizialmente come strumento di difesa e sopravvivenza, prima di trasformarsi, grazie all’incontro con i maestri giusti, in disciplina e progetto di vita.

Dopo lo sbarco in Sicilia, il percorso di integrazione non è stato semplice: lavori saltuari, notti difficili e l’apprendimento della lingua italiana attraverso film e cartoni animati. Si sposta dall’isola e a Padova, quasi per caso, un ring montato in piazza segna la svolta: Aouina combatte contro agonisti, vince e comprende che quella può essere la sua strada. Da quel momento la carriera prende forma, fino all’incontro a Milano con Giacobbe Fragomeni, ex campione del mondo, figura chiave della sua crescita sportiva e personale. L’ultima affermazione, il 5 dicembre al Teatro Principe contro l’inglese Tom Hill, lo consacra definitivamente: due atterramenti subiti, la capacità di rialzarsi e la vittoria finale. Un successo che sintetizza il senso del suo cammino. Akrem Aouina non combatte per visibilità, ma per costruire il proprio futuro. E il suo percorso, iniziato anche da Marsala, resta una testimonianza di determinazione, disciplina e riscatto.

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