Ci scrive Gaspare Galfano presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani di Marsala.
La sezione “Vincenzo Alagna” dell’ANPI di Marsala prende atto della recente assegnazione dei locali di piano terra del Palazzo VII Aprile, all’associazione dei Bersaglieri.
Davvero molto ben allocati i Bersaglieri, la cui associazione, costituitasi da appena due anni, viene immediatamente riconosciuta e valorizzata. Non ne siamo certo dispiaciuti, ma viene da chiedersi il motivo secondo il quale l’ ANPI di Marsala – istituita nel 1946 e ricostituita nel 2012, che da anni aveva richiesto quei locali o altri di pari importanza (richieste inoltrate attraverso PEC all’A.C.), non abbia ricevuto alcuna risposta.
Rivendichiamo il diritto dell’ANPI di avere una sede, degna della storia che rappresenta, in cui preservare il prezioso materiale, raccolto dal Presidente Emerito, Pino Nilo in questi anni sulla Resistenza ai nazifascisti, messa in atto dai Partigiani (oltre 8000) e dagli IMI siciliani (oltre 12000). Questa sede, secondo noi, deve diventare centro di divulgazione e consultazione di documenti storici che costituiscono il fondamento dei principi di democrazia, libertà e pace, su cui si basa la Repubblica Italiana e la sua Costituzione.
L’Amministrazione Comunale, con il suo comportamento pretestuoso e strumentale, continua ad ignorare che l’ ANPI di Marsala viene citata da tutta l’Italia come centro di ricerca per i documenti che custodisce.
È bene che si comprenda, una volta per tutte, che l’ANPI non è un’associazione di sinistra e che i Partigiani appartenevano a tutte le forze politiche democratiche e anche alle Forze Armate. Noi assolviamo al nostro compito: custodire e diffondere la memoria storica dell’epopea resistenziale. Serve ricordare che la nostra città contribuì con 140 Partigiani, di cui 21 Caduti, alla lotta al nazifascismo.
Dobbiamo pensare che il mancato riconoscimento dell’ANPI di Marsala, le cui insegne esprimono l’Antifascismo di una popolazione, nasca dal tentativo di voler oscurare la memoria dei nostri Partigiani?
Scelte legittime o inqualificabili? ”