La commissaria straordinaria dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, Sabrina Pulvirenti ha visitato il Presidio sanitario territoriale di Favignana, sede del PTE – presidio territoriale di emergenza – della guardia medica, della camera iperbarica e del personale in servizio sull’idroambulanza “Santa Lucia” dell’ASP che, nell’occasione, ha anche celebrato i mille interventi di soccorso. Accompagnata dal direttore amministrativo aziendale Danilo Palazzolo e dal responsabile emergenza urgenza territoriale Mario Minore, ha anche visitato il Centro Recupero delle tartarughe marine dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.Il commissario straordinario ha ringraziato il personale del Presidio Territoriale di Emergenza che si occupa sia della prima presa in carico del paziente, che degli interventi di stabilizzazione, diagnosi e cura successivi.

Soffermandosi poi, in porto, con l’equipaggio dell’imbarcazione dell’Asp, ha sottolineato come l’Azienda provinciale trapanese sia l’unica azienda sanitaria in Italia ad essere dotata di una idroambulanza della quale è armatore, e che gode di apparecchiature di soccorso di tipo avanzato, utili al medico a bordo. “Questo mezzo ormai rappresenta un vero e proprio pilastro per l’emergenza-urgenza nelle Egadi – afferma Sabrina Pulvirenti – e ci ha consentito di salvare vite umane in situazioni complesse, contribuendo ad elevare gli standard di sicurezza sanitaria. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro in sinergia di tutto il team dell’emergenza, cui va il mio ringraziamento”. Era stata la stilista Miuccia Prada a donare l’idroambulanza e sempre la stessa imprenditrice, ha annunciato il sindaco Giuseppe Pagoto, donerà anche i due nuovi motori che consentiranno al mezzo di poter proseguire a operare, rientrando così nelle disposizioni previste dalla Capitaneria di Porto a partire dal prossimo 21 ottobre.
L’ultima tappa è stata la visita, accompagnata dal primo cittadino al Centro Recupero delle tartarughe marine dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, dove vengono tratte in salvo le tartarughe caretta-caretta. “Questa terra è capace di grandi recuperi – conclude il commissario -. Certo, ci sono aspetti dove bisogna ancora migliorare, come per la sterilizzazione dei randagi, ma ci sono altre attività di grande respiro e di rispetto, nell’ottica del One Health. Questo centro di recupero delle tartarughe è davvero di altissimo livello e i dipendenti, tutti ragazzi giovani, fanno il loro lavoro con un amore che coinvolge ed emoziona tutti. È un esempio per i ragazzi, ma rappresenta anche una possibilità di sviluppo in ambito lavorativo”.