Suicidio al carcere di Trapani, la Procura apre fascicolo per “istigazione al suicidio”

redazione

Suicidio al carcere di Trapani, la Procura apre fascicolo per “istigazione al suicidio”

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giovedì 31 Luglio 2025 - 15:16

Continuano le ispezioni nelle carceri siciliane, partendo da Trapani. Sia i sindacati di categoria che l’associazione “Nessuno tocchi Caino” stanno entrando nei penitenziari per verificare in questo periodo di forte caldo, la situazione all’interno delle celle. Situazione che già un anno fa era stata inquadrata da avvocati e magistrati drammatica, dopo un’ispezione. Carenze igienico-sanitarie, calura eccessiva, numero degli agenti penitenziari carenti, fanno sì che la vivibilità delle carceri sia pari a zero. Giovedì scorso, al “Cerulli”, anche un altro suicidio, causato da disturbi psichici causati da un cittadino di nazionalità stranieri. Le carceri infatti, come quello trapanese, non ha reparti che possano ospitare chi soffre di patologie psichiche. La Procura di Trapani adesso ha aperto un fascicolo sulla morte del 29enne tunisino per capire se si configura l’ipotesi di istigazione al suicidio. I familiari sono seguiti dal legale Vito Coppola: “Vogliamo sapere la verità, perchè ci sono tante persone così”. Mesi fa anche lo scandalo delle torture commesse da agenti penitenziari, per molti poi l’accusa è caduta.

I sindacati hanno incontrato la Prefetta Daniela Lupo dopo il sopralluogo al carcere di Trapani, evidenziando le carenze strutturali evidenti. Ma questo sta accadendo anche in altri luoghi di pena, come per esempio al Lucciardone di Palermo.

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