Verso il Parco Nazionale delle Egadi e del Litorale Trapanese: l’Unione Elimo Ericina approva all’unanimità l’Ordine del Giorno

Carmela Barbara

Verso il Parco Nazionale delle Egadi e del Litorale Trapanese: l’Unione Elimo Ericina approva all’unanimità l’Ordine del Giorno

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domenica 20 Luglio 2025 - 06:31

In una seduta che ha un sapore di svolta storica, il Consiglio dell’Unione dei Comuni Elimo Ericini ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno destinato a lasciare un segno profondo nel futuro ambientale e socioeconomico del Trapanese. Al centro del documento, l’istanza di dare finalmente attuazione all’articolo 26 della Legge 222/2007, che prevede l’istituzione — ancora disattesa — del Parco Nazionale delle Isole Egadi e del Litorale Trapanese. Un progetto ambizioso, atteso da anni, che torna oggi prepotentemente al centro dell’agenda politica locale.

Il documento approvato non si limita a una generica manifestazione di intenti, ma delinea un percorso concreto e partecipato, fondato su una visione territoriale ampia e integrata. Il Parco, nelle intenzioni dell’Unione, dovrebbe abbracciare alcune delle aree di maggiore pregio naturalistico e culturale dell’intera Sicilia occidentale: dalle Saline di Trapani e Paceco allo Stagnone di Marsala, dalle Egadi a Monte Cofano, dallo Zingaro a Capo Feto, passando per i numerosi siti della Rete Natura 2000.

Durante il dibattito consiliare, non sono mancati interventi di spessore e contributi tecnici che hanno arricchito il confronto. Tra questi, quello del consigliere Giovanni Battista Culcasi, anche responsabile delle aree protette presso il Libero Consorzio Comunale di Trapani, che ha sottolineato l’urgenza di un approccio sistemico e coordinato tra enti locali, organismi scientifici e comunità residenti.

A farsi portavoce dell’impegno politico dell’Unione, il sindaco di Custonaci e presidente della giunta dell’Unione, Fabrizio Fonte, che ha ribadito con forza la volontà di promuovere un incontro istituzionale presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), per sollecitare l’avvio formale delle procedure previste dalla normativa nazionale.

Il documento approvato si articola in quattro punti chiave: la sollecitazione all’attivazione delle procedure ministeriali; la proposta di un tavolo tecnico interistituzionale con ISPRA, Regione Siciliana, Comuni coinvolti e associazioni ambientaliste; la promozione di un processo partecipato che coinvolga cittadini, imprese, agricoltori, operatori culturali e turistici; e infine, la riaffermazione della necessità di una pianificazione sostenibile, che escluda l’insediamento di grandi impianti industriali in aree naturali di pregio.

L’istituzione del Parco rappresenta un’opportunità straordinaria per rafforzare l’identità territoriale, attrarre investimenti, incentivare il turismo sostenibile e accedere con maggiore efficacia ai fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo locale”, si legge nel documento, il cui tono sobrio e determinato lascia intendere una chiara volontà politica.

Il Presidente del Consiglio dell’Unione, Camillo Iovino, ha salutato l’approvazione del provvedimento come un segnale di maturità istituzionale e coesione territoriale. In effetti, in un momento storico in cui il valore dei beni comuni ambientali si impone come tema centrale del dibattito pubblico, la scelta dell’Unione appare tanto coraggiosa quanto lungimirante.

Tuttavia, non si è fatta attendere la ferma presa di posizione da parte delle Isole Egadi. Il sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, ha reagito con decisione all’iniziativa dell’Unione:“Abbiamo appreso che il Consiglio dell’Unione dei Comuni Elimo Ericini, di cui le Egadi non fanno parte, ha approvato un Ordine del Giorno per sollecitare l’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Egadi e del Litorale Trapanese. A riguardo, questa Amministrazione,come anche quelle precedenti,ribadisce la propria assoluta contrarietà all’istituzione del Parco”.

Comprendiamo le esigenze espresse dai Comuni dell’Unione, ma il Comune di Favignana si è già più volte espresso, anche con atti consiliari votati all’unanimità, per chiedere alla Regione di non firmare alcuna intesa. Non siamo disponibili a dare alcun assenso o condivisione al progetto. Rimaniamo contrari. Se qualcuno vuole davvero riavviare l’iter per il Parco, lo faccia escludendo completamente il territorio delle Isole Egadi, lasciando eventualmente il solo litorale trapanese”, ha concluso Pagoto.

Un’opposizione netta, dunque, che apre una frattura significativa nel percorso verso l’istituzione del Parco. Una frattura che, se non risolta con un dialogo costruttivo e rispettoso delle autonomie locali, rischia di rallentare o compromettere una visione più ampia di tutela e sviluppo sostenibile del territorio.

L’Ordine del Giorno sarà ora trasmesso agli organi competenti — Ministero dell’Ambiente, Regione Siciliana, ISPRA, Commissioni parlamentari — con la speranza che la spinta propulsiva partita dal cuore del Trapanese possa tradursi, nonostante le divergenze, in atti concreti e condivisi.

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