Si è terrà oggi, presso l’Istituto Penitenziario “Pietro Cerulli” di Trapani, un’assemblea sindacale straordinaria a partire dalle ore 16, convocata dai segretari provinciali di tutte le sigle della Polizia Penitenziaria: Gaspare D’Aguanno (Sappe), Rocco Parrinello (Sinappe), Fausto Caruso (Osapp), Vito La Torre (UilPa PolPen), Arcangelo Poma (Uspp) e Dario Schifano (Fns Cisl). Durante l’incontro si discuterà delle gravi criticità che affliggono la casa circondariale trapanese, con l’obiettivo di pianificare una serie di iniziative di protesta “finalizzate a garantire diritti ai lavoratori, sicurezza ai cittadini e reali possibilità di reinserimento per i detenuti”. I rappresentanti sindacali hanno reso noto di aver già inoltrato una lettera ufficiale al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria diretto da Carmine De Michele, al vice capo del Personale, Dirigente Superiore Augusto Zaccariello, ai Direttori Generali dei Beni e Servizi e Detenuti e Trattamento, nonché al Provveditore Regionale, a cui è stata esposta personalmente la situazione.
Una situazione “terrificante”
Secondo quanto riportato dai sindacati, il carcere di Trapani soffre una carenza strutturale di oltre 80 unità operative in tutti i ruoli. A questo si aggiunge un’anomalia amministrativa che aggrava ulteriormente il problema: nel computo della forza operativa, il DAP include irregolarmente 26 unità che non prestano servizio presso il carcere. “Una operazione matematica assurda da rettificare senza ulteriori indugi – dichiarano i sindacalisti – perché considerare presenti 26 agenti che in realtà non lavorano a Trapani ha falsato per anni la dotazione organica, causando minori assegnazioni di personale. Una situazione resa ancora più critica dalla costruzione del padiglione ‘Adriatico’, che ospita 250 detenuti in più, senza che sia mai stato previsto un adeguamento dell’organico”.
Verso la protesta: “Pronti a piantare tende sotto la Prefettura”
Le sigle sindacali sono pronte ad attuare azioni eclatanti. Tra le iniziative annunciate, c’è anche l’ipotesi di un presidio permanente con tende di fronte alla Prefettura di Trapani, accompagnato dalla richiesta di un incontro urgente con Sua Eccellenza il Prefetto. “È impossibile – concludono D’Aguanno, Parrinello, Caruso, La Torre, Poma e Schifano – garantire ordine, sicurezza e trattamento in un carcere in cui i colleghi sono costretti a turni massacranti di 8, 10 e anche 12 ore al giorno, senza una sezione isolamento operativa e con un reparto Mediterraneo che, a nostro avviso, dovrebbe essere chiuso con i sigilli”. La situazione richiede interventi urgenti e strutturali: i sindacati chiedono non solo il ripristino della veridicità dei dati sull’organico, ma anche un concreto ampliamento del personale, senza il quale il sistema rischia il collasso.