La nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione di Airgest è diventato un vero e proprio giallo a puntate. Nelle sue linee essenziali il nuovo organigramma dovrebbe già essere stato definito, con l’ex direttore generale di AdR Franco Giudice nominato alla presidenza in sostituzione di Salvatore Castiglione.
Una nomina che sta facendo molto discutere, non tanto per il curriculum di Giudice, quanto per la rinuncia da parte della politica trapanese a un’espressione del territorio. Senza dimenticare che l’ex direttore generale di AdR è considerato molto vicino ai soci privati che detengono il 38% del pacchetto azionario di Airgest. In particolare a Vittorio Fanti e a Roberto Naldi di Corporacion America, la holding argentina guidata da Eduardo Eurnekian che gestisce già 53 aeroporti nel mondo e che lo scorso anno ha curato la fusione degli aeroporti di Pisa e Firenze. Corporacion America è socio privato di Airgest. Ma, tra le altre cose, è anche finanziatrice della Fondazione “Open” vicina al premier Matteo Renzi. E da qui, probabilmente, si capisce qualcosa in più sulle ragioni che in questi giorni hanno portato tanti a definire la nomina di Giudice “frutto dell’accordo tra il la Regione e il Governo nazionale” e a presentarla come un nuovo passo verso la fusione tra il “Vincenzo Florio” e Punta Raisi.
Ad ogni modo, nel Consiglio d’amministrazione di Airgest siederà sicuramente il vicepresidente di Banca Nuova Paolo Angius (per lui, come detto, si tratta di una conferma), mentre resta in standby la nomina del dirigente regionale Fulvio Bellomo, indicato dalla Regione al posto di Giovanni Arnone. Poco dopo l’annuncio del nuovo Cda, venerdì scorso ci si era accorti che mancava una componente femminile, ormai obbligatoria secondo la nuova normativa sulle “quote rosa”. E proprio per questo i lavori sono stati aggiornati a stamattina. La pausa di riflessione del fine settimana, però, non si è rivelata sufficiente per trovare un accordo sulla donna da nominare al posto di Bellomo e nel corso dell’assemblea di oggi la Regione ha deciso di rinviare tutto alla prossima riunione. Anche perché si starebbe facendo strada l’ipotesi di rinunciare alla “quota rosa” come peraltro è stato fatto con il nuovo Consiglio d’amministrazione di Gesap, la società che gestisce l’aeroporto “Paolo Borsellino” di Punta Raisi.
La situazione di stallo che si sta venendo a creare suscita comunque perplessità tra le associazioni di categoria e i sindacati, tanto che Confindustria Trapani, Cgil, Cisl e Uil (componenti del tavolo “Insieme per il territorio”) hanno trovato un’inedita sintonia per inviare agli organi di stampa un comunicato in cui manifestano “profonda preoccupazione”. “Questo stallo non consente di garantire all’aeroporto una governance forte e autorevole, compromettendo l’attività strategica di programmazione dello scalo, con le inevitabili conseguenze anche sul fronte dell’accordo di co-marketing con Ryanair che rimane, fino a questo momento, l’unico vettore che assicura il traffico passeggeri, se si esclude la tratta Trapani – Pantelleria operata da Alitalia”. “Da parte nostra – continuano i rappresentanti di “Insieme per il territorio” – auspichiamo una rapida soluzione della vicenda che necessita sicuramente di una presa di posizione da parte dell’azionista di maggioranza che, ricordiamo, è la Regione siciliana che ha acquisito le quote della ex Provincia Regionale di Trapani. L’auspicio, pertanto, è che si faccia presto e che vengano nominate persone di elevato profilo e altamente qualificate in modo da assicurare lo sviluppo dell’aeroporto e quindi del territorio”. Confermata invece la presenza nel collegio sindacale di Airgest del consigliere comunale marsalese Oreste Alagna, che affiancherà il delegato del Ministero dei Trasporti (che a sua volta ricopre la carica di presidente del suddetto collegio) e il delegato del Ministero delle Finanze.
Confermata invece la presenza nel collegio sindacale di Airgest del consigliere comunale marsalese Oreste Alagna, che affiancherà il delegato del Ministero dei Trasporti (che a sua volta ricopre la carica di presidente del suddetto collegio) e il delegato del Ministero delle Finanze.
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