Lavori pubblici e urbanistica sono senz’altro ambiti pesanti all’interno di un’amministrazione comunale. Titolare di queste deleghe nella giunta Di Girolamo (a cui si aggiungono Suap, illuminazione, servizio idrico integrato e servizi cimiteriali) è l’ingegnere Salvatore Accardi, che si ritrova a dover affrontare non poche questioni delicate in un momento in cui le risorse a disposizione sono notoriamente limitate.
Quali sono le principali urgenze che avete individuato?
Sicuramente lo stato di dissesto in cui si trovano le nostre strade Servirebbero fondi che al momento non abbiamo. Vedremo comunque di trovarli. Poi c’è la manutenzione degli immobili comunali, che sono tantissimi. E il cimitero, che però si autofinanzia da solo con le tumulazioni. L’unico problema (con il cimitero ndr) è la pulizia. Com’è noto, non siamo soddisfatti dell’operato di Aimeri che abbiamo sanzionato come non si era mai fatto in precedenza, con una multa di 300.000 euro.
A proposito di cimitero: che farete della struttura di Cutusio?
Dobbiamo prendere una decisione seria. E’ vero che sono stati spesi tanti soldi e sarebbe uno spreco non completarlo. Ma mancano i fondi ed è difficile anche pensare di coinvolgere i privati con il project financing. Dai conti che abbiamo fatto, comunque, possiamo reggere per altri 20 anni con il cimitero centrale.
La nostra città è piena di incompiute, da Palazzo Grignani al Monumento ai Mille, senza dimenticare Palazzo Fici, San Giovannello, l’Itriella e tante altre. Come procederete su questo fronte?
Prima di progettare nuove opere è nostra intenzione completare quelle iniziate. E abbiamo già cominciato a muoverci in questo senso. Com’è noto abbiamo presentato un progetto per il completamento del Monumento ai Mille con i fondi stanziati dal Ministero come risarcimento per la guerra in Libia. La nostra idea è stata approvata e potremo disporre di 240.000 euro che ci consentiranno di renderlo fruibile al pubblico, con l’apertura di un info-point turistico che avrà un ruolo molto importante. Sarà pronto per l’inizio del 2016, così come il primo piano di Palazzo Grignani, che ospiterà la Pinacoteca Comunale. Vorrei ricordare che abbiamo anche tanti cantieri aperti negli edifici scolastici, portando a termine un progetto avviato dalla precedente amministrazione con i fondi della “Buona Scuola” e ottenendo anche i complimenti dell’ingegnere Garau, che nei giorni scorsi è venuto qui a Marsala per verificare quello che stavamo facendo. Considerando anche i lavori finanziati con i Pon e i Por Fesr, a Marsala si stanno realizzando interventi per 5 milioni di euro. Poi c’è l’edilizia sportiva: i lavori per la piscina comunale si sono resi necessari per ottemperare alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco. Contestualmente, abbiamo voluto dotare l’impianto di tribune adeguate per il pubblico, andando incontro alle esigenze dei genitori e degli accompagnatori dei disabili. In tutto, spenderemo 200.000 euro. Per quanto riguarda il Palasport, dopo numerosi interventi effettuati in precedenza abbiamo verificato che c’erano problemi con l’anello antincendio. E qui abbiamo impegnato una somma pari a 90.000 euro. Entrambe le strutture saranno riaperte all’inizio del 2016. Ricordo poi che stanno partendo i lavori per le fognature nella zona dei lidi, mentre per gli altri due lotti si comincerà entro un anno, potendo contare su un finanziamento complessivo pari a 23 milioni di euro. Per i lavori riguardanti la rete idrica, ottenuto un finanziamento di 5 milioni di euro tramite fondi comunitari, attendiamo il decreto attuativo. Entro un mese, infine, procederemo alla demolizione delle palazzine popolari di via Mazara.
Porta Nuova: restano i giardini o si procede con il progetto dell’architetto Nuzzo che aveva vinto il concorso di idee anni fa?
Per realizzare quel progetto occorrono fondi che al momento non abbiamo. I giardini sono diventati un punto di aggregazione e non avrebbe senso toglierli solo per fare una ripicca a qualcuno. Però intendiamo fare alcune modifiche per integrare la Piazza con l’area archeologica. Stiamo cercando una soluzione.
Parliamo del Piano Regolatore.
E’ nostra intenzione portarlo avanti, come avevamo scritto nel nostro programma. Abbiamo iniziato a parlarne con l’ingegnere Valenti, che se n’è occupato in questi anni. Sappiamo comunque che è un tema delicatissimo: sbagliare il Piano regolatore significa bloccare per anni lo sviluppo della città.
Le demolizioni delle case abusive: si procede a rilento col rischio di fare disparità tra i cittadini coinvolti.
Anche lì, bisogna trovare i fondi. Non abbiamo intenzione di privilegiare qualcuno a discapito di qualcun altro.
Novità sul Porto?
Se parliamo del progetto pubblico, i finanziamenti non ci sono e non ci sono mai stati. Rispetto al progetto privato, intendo incontrare presto la Myr. Da parte nostra, c’è grande disponibilità.
Si era parlato di un progetto importante sull’efficientamento energetico. Lo riprenderete?
C’è un progetto di circa 8 milioni con i fondi Jessica che prevede la sostituzione di 16 mila punti luce in tutta la città con l’installazione delle lampade a led. Stiamo valutando se il risparmio sarebbe superiore alle rate del mutuo che dovremmo accendere per quest’intervento. In caso contrario, ci muoveremo comunque in altre forme.