Ci raccontavano una storiella da bambini che ora dopo tanti anni non siamo sicuri di ricordarla con esattezza. Il comandate supremo accompagna il re a visitare la nave ammiraglia. Tutti sono in attesa dei rituali colpi di cannone e invece niente. L’augusto visitatore sale a bordo in un silenzio assoluto. L’ammiraglio capo si avvicina al comandante della corazzata egli chiede. “e i ventuno colpi a salve?”. “Non abbiamo potuto spararli – risponde l’interpellato – per vari motivi che ora elenco. Primo non avevamo polvere … ”. “ Mi basta così – risponde furente l’ammiraglio – gli altri motivi non mi interessano più”. A questo lontano episodio abbiamo pensato ieri quando abbiamo letto su alcuni siti che “…Luca Cordero di Montezemolo sembra intenzionato ad accettare l’incarico di ambasciatore italiano a Washington, se il governo glielo chiederà. Peraltro lo stesso Montezemolo ha precisato che finora nessuno lo ha invitato ad assumersi questa responsabilità”. E poi ha, in altra dichiarazione, affermato in modo più esplicito. “Anzitutto – ha detto – nessuno me lo ha mai offerto”. Quell’ “anzitutto” non sembra uguale a quel “Primo” del comandante della nave? A noi piace, non senza una punta di commozione, perché ci fa intendere che l’ex mitico grande dirigente della Fiat e noi ci somigliamo come due gocce d’acqua. Infatti anche a noi nessuno ha mai offerto l’ambasciata di Washington, ed è questa la sola ragione per la quale non andiamo. Ma c’è di più, tempo fa il “nostro” aveva dichiarato: “Sono convinto che alla Fiat possano fare benissimo senza di me”. Deve essere un destino: fatto sta che questa convinzione alberga anche in noi, soltanto che noi, nel nostro piccolo, ci sentiamo meno inutili di Montezemolo. C’era un motto, una volta, che veniva d’Oltralpe e che tradotto faceva pressapoco così. “ Bisogna sempre uscire preparati a tre cose: essere invitati del re, andare con una amante e morire. Luca Cordero di Montezemolo è anche lui sempre pronto a tutto (tranne che a morire cosa che gli auguriamo avvenga tra cento anni). Ma intanto a Washington non lo chiamano, alla Fiat l’hanno cacciato e di elezioni, lui che voleva entrare in politica, non se ne parla. Il personaggio è in svendita, va in giro con un cartello sul petto con la scritta “Saldi”
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