Un settore identitario per la città di Mazara del Vallo, ormai strozzato da una crisi duratura, prova a vedere una nuova luce e un nuovo orizzonte programmando con una visione di insieme il prossimo futuro. Nasce in quest’ottica l’OP Blue Sea Gambero Rosso di Mazara del Vallo che riunisce diversi pescherecci, 22 per la precisione, e che giovedì 16 gennaio, presso la Sala La Bruna del Collegio dei Gesuiti, ha presentato il piano di produzione e commercializzazione per il prossimo triennio. “La visione di insieme – spiega la dott.ssa Maria Sabrina Leone, esperto commerciale – oggi è l’unico strumento che oggi si ha a disposizione realmente per potere arrivare in maniera efficace sul mercato. La prima azione che l’OP intende portare avanti è la commercializzazione unica che significa identificazione di un marchio forte da portare sul mercato oltre a tante altre azioni legate all’informazione per il consumatore ma soprattutto al controllo dei canali di commercializzazione del prodotto”. Il mercato in espansione è indubbiamente il punto di forza del gambero rosso che però deve fare i conti con alcuni limiti, come le restrizioni normative, il caro carburante, le tecnologie obsolete, la dipendenza dei grossisti e l’assenza di un marchio. “La concorrenza sleale – prosegue le dott.ssa Leone – minaccia fortemente questo settore e solo con la creazione di un marchio forte e una campagna di comunicazione efficace si può cercare di farsi conoscere e far sapere al consumatore dove trova il prodotto vero di Mazara del Vallo”.
Sarà dunque necessario lavorare sul naming, un nome forte e immediatamente riconoscibile e investire sulla comunicazione. “Il naming non possiamo svelarlo, ma lo stiamo immaginando. Il piano di sviluppo del marchio è invece una creatura in corso di gestazione”. Il presidente dell’OP Maurizio Giacalone ha aggiunto: “Come OP abbiamo iniziato da poco, l’obiettivo è fare rete nella nostra marineria perché la flotta di Mazara del Vallo negli ultimi anni ha visto un decrescere della flotta. Stiamo cercando di rilanciare la flotta peschereccia di Mazara sia in termini di lavoro, sia in termini commerciali. Nel piano che annualmente dobbiamo presentare al Ministero abbiamo inserito alcuni punti per sviluppare i nostri obiettivi. In primis parliamo di sostenibilità, per sfruttare meno possibile il mare. Vogliamo creare un welfare aziendale, per dare sicurezza ai marittimi e alle loro famiglie”.
Si vuole insomma diminuire il volume del pescato per garantire comunque la stessa redditività: “Un’altra cosa importante – continua Giacalone – è la tracciabilità del prodotto, questo fa la differenza nel mondo del gambero rosso, per garantire al consumatore che il prodotto che sta consumando è realmente quello di Mazara del Vallo, il prodotto di qualità trattato secondo tutti i regolamenti imposti sulla sostenibilità del mare. Sarà un lavoro lungo, noi però ci crediamo. Il mondo dei pescatori è sempre stato abituato a lavorare in maniera individuale. Questo non è più possibile, il mercato si è internazionalizzato ed è dura confrontarsi con altri Paesi che hanno costi più bassi e prezzi ridotti. Noi dobbiamo invece garantire un prodotto di eccellenza al consumatore e abbattere i costi eccessivi”.
E il sindaco Salvatore Quinci ha ribadito che l’amministrazione comunale è pronta a sedersi al tavolo per lavorare a progetti sinergici che possano rilanciare il settore: “La vicinanza dell’amministrazione al mondo della produzione e della pesca è concreta, reale, effettiva. È un mondo che deve combattere una battaglia di modernità e organizzazione, per guardare al futuro con obiettivi precisi e strategie puntuali per raggiungere i livelli di sostenibilità economica, ambientale e di redditività. Il settore è in crisi, la pesca del gambero rosso a Mazara rischia di finire e potrebbe restare soltanto la filiera del freddo, ovvero commercializzazione e trasformazione. Non ce lo possiamo permettere, l’amministrazione comunale è presente con i propri sforzi anche presso il Ministero. Abbiamo sostenuto e promosso l’iniziativa di questa nuova OP. Un mondo che ha sempre lavorato diviso, finalmente si mette insieme per fare un percorso moderno, sperimentato già da decenni in altri settori. Ci saranno sicuramente dei progetti che l’amministrazione e l’imprenditorialità metteranno in campo assieme”.