Dallo scorso venerdì 15 novembre, l’acqua erogata dal Comune che sgorga dai rubinetti delle case ed attività dei quartieri di Trasmazaro e Tonnarella è potabile. Una notizia attesa 17 anni dai cittadini dei quartieri più popolosi di Mazara del Vallo che dunque potranno tornare a utilizzare l’acqua dei rubinetti per tutti i consumi umani. Il valore dei nitrati contenuti nella stessa infatti è sceso sotto la soglia prevista dalla legge grazie al denitrificatore, l’impianto che prevede una tecnologia a scambio ionico, realizzato dall’amministrazione comunale ed entrato in funzione nello scorso mese di maggio.
Questo ha permesso al Comune di avere il via libera da parte dell’Asp di Trapani e al sindaco Salvatore Quinci di firmare, lo scorso giovedì 14 novembre, la revoca dell’ordinanza n. 119 del 23 novembre 2020. Tale ordinanza infatti vietava, per il quartiere Trasmazaro e Tonnarella e per le zone alimentate dalla torre piezometrica di Ramisella, di utilizzare per il consumo umano l’acqua erogata dalla rete idrica comunale e ne consentiva l’uso solamente per gli usi igienici. E oltre ai consueti annunci sui canali social e istituzionali, l’amministrazione lo scorso venerdì ha mandato in giro per le strade dei due quartieri un mezzo provvisto di megafono. Da esso la voce del sindaco Quinci che annunciava: “Da oggi l’acqua nelle zone del Trasmazzaro e Tonnarella è ufficialmente potabile e può essere usata per ogni utilizzo quotidiano. Grazie per la vostra pazienza”.
Il denitrificatore era stato realizzato in via Nuova Zelanda dalla S.I.G.E., Società Impiantistica Generale srl di Sebastiano al Vesuvio in provincia di Napoli, aggiudicataria dell’appalto, con il criterio della proposta economicamente più vantaggiosa, con un ribasso del 2,2% sull’importo a base d’asta di euro 483.477,23 oltre ad euro 21.652,68 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. L’investimento complessivo è di circa 900mila euro comprensivo di oneri tecnici e somme a disposizione dell’amministrazione. La copertura economica è arrivata in parte da residui di mutui già contratti negli anni precedenti con la Cassa Depositi e Prestiti e per circa 96mila euro da contribuzione di compensazione ambientale della società Energia Trapani Verde srl. Già dall’entrata in funzione dell’impianto, i valori dei nitrati dell’acqua erogata erano apparsi positivi, l’amministrazione ha atteso e monitorato l’esito delle analisi per mesi e, dopo la documentazione inviata all’Asp di Trapani è arrivato il risconto positivo.
“Finalmente dopo 17 anni – ha spiegato il sindaco Salvatore Quinci – restituiamo in modo definitivo un servizio per la nostra comunità. L’acqua nei quartieri Trasmazaro e Tonnarella è tornata potabile. Lo avevamo promesso nel 2020 quando con grande dolore firmammo l’ordinanza di non potabilità a causa dell’elevata concentrazione di nitrati nell’acqua, dovuta in parte a fenomeni naturali e in parte all’azione dell’uomo, coltivazioni e uso di fertilizzanti. Adesso, come promesso, l’ordinanza viene ritirata ormai da mesi l’acqua erogata a Tonnarella e Trasmazaro è potabile, con nitrati ben sotto la soglia”. Si risolve dunque un problema annoso per gli abitanti dei quartieri, da 17 anni infatti si attendeva che l’acqua tornasse potabile. “Adesso – prosegue il sindaco – abbiamo già messo in campo la progettazione per un nuovo denitrificatore da mettere nella zona est di Mazara del Vallo, che ha lo stesso problema e che prima o poi esploderà. Stavolta proveremo a prevenirlo anziché sistemare successivamente. Questa è stata la soluzione migliore, più economica e più veloce, alla faccia di chi l’ha osteggiata esclusivamente per motivazioni ideologiche”. Un secondo impianto di abbattimento nitrati/denitrificatore sarà infatti realizzato nei pozzi di San Nicola. Ma per avere ulteriori dettagli bisognerà pazientare ancora un po’.